Max Biaggi getta la spugna. Ma è giallo sul suo infortunio
Non correrà, come aveva annunciato, l'ultimo appuntamento del Mondiale Superbike in Qatar come wild card della Aprilia. Ufficialmente per le conseguenze di una caduta in allenamento dalla mountain bike. Una versione che non convince
LOSAIL – Max Biaggi getta la spugna. Il centauro romano non disputerà, come aveva precedentemente annunciato, l'ultimo appuntamento della stagione del Mondiale Superbike in Qatar, che avrebbe rappresentato la sua terza apparizione come wild card in sella alla Aprilia e, probabilmente, anche l'ultima della sua lunga e brillante carriera in moto. Troppo gravi, infatti, si sono rivelate le conseguenze della caduta in mountain bike durante l'allenamento in cui era impegnato, proprio per prepararsi alle gare di Losail. Gli esami medici condotti dal 44enne ex campione del mondo, infatti, hanno indotto i dottori a consigliargli il ritiro, come lui stesso ha confermato ieri attraverso un messaggio pubblicato sul suo account personale di Twitter: «Niente Doha: mi spiace ma non potrò prendere parte all'ultimo round del Mondiale Superbike – ha scritto il Corsaro – Durante uno dei miei consueti allenamenti in mountain bike sulle colline di Montecarlo ho avuto una brutta caduta. I medici mi hanno riscontrato la distrazione dell'adduttore sinistro, con grave interessamento del retto addominale. Si tratta di una situazione che purtroppo pregiudica la mia partecipazione alle gare in Qatar. Io e il team Aprilia eravamo pronti a fare grandi cose, sono veramente dispiaciuto».
Rinuncia col giallo
A prima vista, sembra solo un colpo di sfortuna, come ne capitano tanti nel motociclismo. Eppure, agli occhi di qualche osservatore attento e malizioso non sono sfuggiti i lati oscuri che la vicenda pare nascondere. L'esperto della Gazzetta dello Sport Paolo Gozzi, ad esempio, ne ha messi in luce diversi: come lo strano silenzio che la stessa Aprilia ha mantenuto su tutta la prevista partecipazione di Biaggi al weekend qatariota. Al contrario di quanto era accaduto in occasione delle sue due precedenti uscite a Misano e a Sepang, dalla casa di Noale stavolta non è uscita ufficialmente nemmeno una parola: né quando lo stesso pilota aveva confermato la sua intenzione di correre, né dopo il suo incidente in mountain bike, né tantomeno ora che è stato costretto a fare dietrofront. La terza moto, quella normalmente affidata alla squadra test che fa capo allo stesso Biaggi, giunta in Qatar già la settimana scorsa per i quattro giorni di test compiuti dal romano per abituarsi a girare sotto i riflettori (costati la bellezza di 100 mila euro complessivi) rimarrà ferma nel box: non sarà affidata a nessun sostituto, nemmeno per premiare il giovane Lorenzo Savadori che nella coppa Superstock 1000 ha regalato alla Aprilia l'unico titolo di questa sua stagione da dimenticare. I tecnici, invece, sono rimasti in Italia, tranne il responsabile Paolo Biasio, che però per il weekend della Superbike ha dovuto rinunciare ai suoi consueti impegni in MotoGP. Sorprende anche che Max abbia deciso di allenarsi proprio con la mountain bike, mentre da sempre preferisce correre a piedi. E così questo infortunio dalla dinamica sospetta si tinge di giallo: non è che c'entra qualcosa il rinvio a giudizio per evasione fiscale reso noto proprio nei giorni scorsi?