Luis Enrique: Lascio perchè sono stanco
Non allenerò il prossimo anno, ma posso dire che questa in giallorosso è stata un'avventura bellissima, un grande orgoglio. E' stato un grandissimo piacere essere l'allenatore di questa squadra, e non mi sono mai pentito, nemmeno nei giorni più brutti
ROMA - «Me ne vado perchè sono molto stanco, ho dato il 100%». Sono queste le parole di congedo di Luis Enrique, alla vigilia dell'ultimo match di campionato della Roma, impegnata nella trasferta di Cesena: «Non recupererò questa forza durante l'estate, e come faccio così ad essere utile alla squadra? Non allenerò il prossimo anno, ma posso dire che questa in giallorosso è stata un'avventura bellissima, un grande orgoglio. E' stato un grandissimo piacere essere l'allenatore di questa squadra, e non mi sono mai pentito, nemmeno nei giorni più brutti».
E' giusto giudicare un tecnico per i risultati - L'asturiano in conferenza, alla quale sono presenti anche il ds Sabatini, il dg Baldini e il capitano Francesco Totti, parla anche dei suoi errori durante la stagione: «Come allenatore ho cercato di far capire il mio gioco alla squadra, è giusto giudicare un tecnico per i risultati, ma sicuramente il prossimo anno avrei continuato a lavorare nello stesso modo. Continuo a credere in questo modo di fare calcio. Non mi va, però, di iniziare la stagione sapendo che, alla minima difficoltà, sarei stato un punto di rottura e ci sarebbero state molto critiche».
Luis Enrique spiega poi il suo rapporto con il capitano e bandiera giallorossa Francesco Totti: «E' stato molto speciale, dall'inizio ho avuto una bellissima sensazione con lui. In un allenamento dopo un esclusione gli ho detto che non avevo nessun problema, e mi ha capito subito e sempre sostenuto».