20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Lunga intervista all'«Espresso»

Roma: DiBenedetto, presto il nuovo stadio

Il presidente giallorosso: «Bisogna cominciare a vincere. Poi è fondamentale sviluppare il marchio attraverso il web»

ROMA - «Non abbiamo niente da guadagnare a parlare male di Rosella Sensi. E qualunque cosa io possa dire suonerebbe negativa verso di lei». Il neo presidente della Roma, Thomas DiBenedetto, boccia le precedente gestione dei giallorossi ma preferisce non affondare il colpo contro la vecchia proprietà. In una lunga intervista all'Espresso l'imprenditore statunitense preferisce concentrarsi sugli obiettivi futuri del club. «Di sicuro bisogna incominciare a vincere - dice DiBenedetto -. Il nostro staff, con Luis Enrique, Franco Baldini e Walter Sabatini, è in grado di farlo. Poi è fondamentale sviluppare il marchio attraverso il web. Dagli Stati Uniti abbiamo portato a Roma gente con profonde radici italiane per investire sui social media e nel marketing di internet. Una cosa è avere un'idea, e io ne ho molte. Un'altra cosa è avere le persone per metterla in pratica».

Il presidente non se la sente di puntare il dito sugli ingaggi troppo alti dei calciatori. «Di sicuro sono una percentuale molto alta del bilancio - conferma il presidente - ma il problema vero è: troppo alti i salari o troppo bassi i ricavi? La priorità dei club italiani è aumentare le entrate perché il mercato dei giocatori è un mercato internazionale e i prezzi li fa il mercato». DiBenedetto è ottimista sulla costruzione del nuovo stadio. «Con Gianni Alemanno abbiamo avuto una discussione molto propositiva - conferma il presidente -. Il sindaco è totalmente al nostro fianco e adesso stiamo valutando le opzioni sulle diverse aree. Ci sono vari developers locali che hanno espresso il loro interesse ad essere coinvolti con l'As Roma nell'operazione. Il 2012 sarà l'anno buono? Noi speriamo proprio di sì ma bisognerà che ci sia la collaborazione di tutte le forze politiche».