29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Oggi la fumata bianca

La Roma è di DiBenedetto

Firmato il closing per il passaggio della società alla cordata america. DiBenedetto: «Faremo grandi cose». Cappelli: «Il progetto è sano e serio»

ROMA - Adesso è ufficiale: la Roma è un club a maggioranza americana. È stato firmato nel primo pomeriggio il closing della trattativa per il passaggio della società giallorossa nelle mani della cordata statunitense capeggiata da Thomas DiBenedetto, che ha acquisito il pacchetto di maggioranza da UniCredit.
La fumata bianca arriva proprio nel giorno dell'esordio ufficiale della squadra di Luis Enrique, impegnata questa sera a Bratislava nell'andata dei playoff di Europa League contro lo Slovan. Dopo avere formalizzato l'acquisizione della Roma, lo stesso DiBenedetto dovrebbe raggiungere in aereo la squadra per assistere all'incontro.

DiBenedetto: «Faremo grandi cose» - «Le prime sensazioni che provo per me e per i miei soci è quella di un grande onore nel prendere il timone della Roma. L'emozione che mi sento di trasferire è che faremo grandi cose per il futuro di questa squadra». Lo ha detto Thomas Dibenedetto, da oggi ufficialmente nuovo azionista di maggioranza della Roma, intervistato dal 'Roma Channel' prima della partita contro lo Slovan Bratislava. «Quale sarà il primo obiettivo della Roma americana? - dice ancora Dibenedetto - Il primo obiettivo sarà quello di essere orgogliosi di questi ragazzi».

Cappelli: «Il progetto DiBenedetto è sano e serio» - «Un progetto sano, serio, che parte non con l'intenzione di illudere, ma di fare qualcosa destinato a durare». Secondo Roberto Cappelli, presidente uscente della Roma, la cordata di Thomas DiBenedetto sarà un toccasana per la società giallorossa. Al termine dell'incontro nello studio Grimaldi, teatro del closing per il passaggio della Roma all'imprenditore americano, Cappelli si è detto fiducioso per il futuro: «Unicredit ha ritenuto questo progetto il migliore per una squadra che non volevamo affidare al primo che passava. E' socio al 40% e certamente avrà un ruolo per quanto sarà possibile, ma il pallino è in mano ai nostri amici americani che sanno cosa fare. Noi daremo una mano, perché è nel nostro interesse farlo». Unicredit venderà la propria percentuale? «Non è un'opzione a breve termine, per il momento siamo qui e intendiamo rimanerci - aggiunge Cappelli, che fissa per i primi di settembre la nomina di DiBenedetto a nuovo presidente -. Rinforzi dal mercato? Quando si compra una società sportiva, l'obiettivo è vincere».

Fiorentino: «Futuro all'altezza delle aspettative» - «Con la firma di oggi si conclude un percorso che ha sempre visto UniCredit impegnata a costruire una soluzione capace di garantire alla Roma un futuro adeguato e all'altezza delle aspettative». Così Paolo Fiorentino, vicedirettore generale di UniCredit Spa, dopo il 'closing' della trattativa tra l'istituto di Piazza Cordusio e la cordata americana guidata da Thomas DiBenedetto. «L'importante capitalizzazione con cui la società affronterà i prossimi anni assicura alla Roma solidità e capacità competitiva - ha quindi aggiunto Fiorentino -. Tutto ciò conferma la bontà della scelta dei partner americani che rappresentano una visione del business sportivo e del calcio che non sarà solo una novità per la Roma, ma per il panorama sportivo italiano».