26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Calcio | Roma

Luis Enrique: «Vi farò divertire»

Il nuovo tecnico giallorosso: «Proporremo un calcio offensivo»

ROMA - Dopo la conferenza del nuovo proprietario americano Thomas Richard DiBenedetto è la volta del tecnico giallorosso: Luis Enrique. L'ex giocatore e allenatore del Barcellona B si presenta carico, ricalcando le parole del patron di Boston: «E' una nuova epoca per la società».

L'esordio è una presentazione: «Innanzitutto ringrazio la proprietà per aver puntato su di me e il mio staff. Sono un allenatore offensivo, è vero. Mi piace attaccare, mi piace fare impressione sui tifosi e io intendo il calcio come un modo per sorprendere e divertire. Ieri abbiamo fatto tre allenamenti, e c'è stato un inizio interessante con il gruppo. Noi abbiamo un progetto ad ampio respiro, che mi permetterà di esprimere il mio calcio offensivo».

Il tecnico spagnolo non ha paura dei giudizi della piazza giallorossa: «Se vinciamo tutto andrà bene, e con il lavoro ci proveremo. Mi piace molto la tranquillità che ci sta trasmettendo il presidente DiBenedetto. Quello che chiediamo è la pazienza: se loro ci sosterranno, sono sicuro che si divertiranno. Obiettivi? Non conosco bene la squadra, sarebbe inutile dire che miriamo al campionato o alla Champions, tra dieci giorni sarà tutto più chiaro».

Sulle bandiere giallorosse Luis Enrique si esprime con contentezza e ammirazione: «Io ho avuto la possibilità di giocare con Totti da avversario. Mi piace moltissimo, e sono davvero contento ora di essere ora il suo allenatore e di altri campioni come De Rossi e Perrotta. Vucinic? Di lui lascio parlare Sabatini. Con il direttore sportivo ci stiamo confrontando da un mese, abbiamo sicuramente bisogno di qualche rinforzo in qualche ruolo chiave, ma siamo tranquilli, stiamo già sondando il terreno per i rinforzi».

Poi una battuta sul suo «maestro» Pep Guardiola: «Lui è uno dei migliori, se non il migliore, al mondo. Lavora molto sul campo e ha un grande rapporto con i giocatori. Un confronto tra me e lui? Secondo me questo interessa solamente ai giornalisti, io sono ben lontano da quello che ha fatto Pep: lui ha vinto tutto, io devo ancora iniziare a farlo». Alla Roma.