24 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Momenti di tensione a Bogliasco

Sampdoria, contestazione alla ripresa degli allenamenti

Insulti e fischi al tecnico e alla squadra per l'inattesa retrocessione

GENOVA - Momenti di tensione oggi a Bogliasco alla ripresa degli allenamenti della Sampdoria dopo l'inattesa retrocessione dei blucerchiati in serie B. Alcune decine di tifosi hanno contestato la squadra e il tecnico Alberto Cavasin, colpevoli, secondo i sostenitori sampdoriani, di non avere fatto tutto il possibile per evitare la discesa della società genovese in cadetteria. Nel mirino dei contestatori, che hanno risparmiato da insulti e fischi solo il capitano Angelo Palombo e l'attaccante Nicola Pozzi, sono finiti soprattutto il tecnico trevigiano, il portiere Gianluca Curci e le punte Massimo Maccarone e Federico Macheda.

«SERIE A SUBITO» - Sui muri del centro sportivo «Gloriano Mugnaini» è anche apparsa la scritta «Seria A subito!», vergata con una bomboletta spray di colore nero.
Al termine dell'allenamento, i tifosi, controllati a vista dalle forze dell'ordine e dagli agenti della Digos, hanno chiesto alla squadra di non indossare la divisa sociale domenica prossima a Roma durante l'ultima partita di campionato. Secondo i sostenitori, infatti, i giocatori, protagonisti di un pessimo girone di ritorno in cui la Sampdoria ha raccolto soltanto 10 punti dopo i 26 conquistati nella prima parte della stagione, non sarebbero degni di vestire la maglia blucerchiata. All'uscita dagli spogliatoi, Palombo, che al termine della sfida col Palermo aveva chiesto scusa in lacrime ai tifosi, si è fermato a parlare con i contestatori, che gli avrebbero chiesto di rimanere alla Sampdoria per riportare la squadra nella massima serie.