27 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Azzurri

Prandelli: in nazionale voglio giocatori di qualità

«Cassano e Balotelli devono essere responsabilizzati. Il primo può essere un punto di riferimento, il secondo dimostri di essere adulto»

ROMA - «Sono emozionato. Ma è talmente tanta la voglia di andare in campo e delineare la squadra che l'emozione la sto mettendo da parte». Esordisce così Cesare Prandelli il giorno del suo primo ritiro da ct azzurro in vista dell'amichevole di martedì contro la Costa d'Avorio. «Stiamo iniziando un nuovo ciclo e so che possono esserci mille difficoltà ma sono sicuro che ci sia grande volontà per centrare gli obiettivi. Il primo impatto con i ragazzi è stato bello, tutti con il sorriso e la voglia di essere protagonisti», ha spiegato da centro tecnico di Coverciano dove si sono radunati tutti i «nuovi» azzurri tra cui Antonio Cassano e Mario Balotelli: «Una convocazione è sempre importante, anche in amichevole. Ho scelto quelli che hanno più condizione fisica e magari conosco un po' meno. Cassano e Balotelli hanno molta qualità, ed alla mia presentazione dissi che sulla qualità volevo puntare. Proporli subito serve anche a responsabilizzarli».

Poi in generale sullo stato del calcio italiano: «Il nostro movimento riesce sempre a fornire giocatori con qualità tecniche. Poi dipende da allenatori e dirigenti che si devono chiedere cosa fare per aiutare l'Italia. La risposta che mi sono dato io è che non devo avere fretta ma cercare di stimolare e trasmette che il calcio è un gioco e quindi cercare di scegliere giocatori con qualità tecniche».

CASSANO - La nazionale di Cesare Prandelli avrà Antonio Cassano come punto di riferimento. Lo stesso ct dell'Italia dal ritiro di Coverciano avanza la candidatura del barese per il ruolo di leader. «Cassano ha un'età matura, ha una grande occasione. Se riuscirà a sentirsi un punto di riferimento per il gruppo potrà avere un'avventura lunghissima in Nazionale».

BALOTELLI - L'altra nome che ha avuto grande risonanza è quello di Mario Balotelli: «Questi giocatori hanno grande talento, ma devono anche dimostrare che sono adulti. Spesso vengono giudicati solo come ragazzi viziati. Io pongo nei confronti dei giocatori con empatia, sono qui e sono pronto ad ascoltare».

AMAURI - L'altra grande novità è stata la chiamata all'oriundo Amauri che ha suscitato qualche polemica da parte della Lega Nord. «Io vado avanti per la mia strada», ha tagliato corto Prandelli. «Le polemiche ci sono sempre state e ci saranno sempre. In passato, veniva criticata la scelta di convocare Gilardino che nella Fiorentina faticava perché la squadra aveva tanti impegni ravvicinati. Ora Gilardino non c'è e si mette in discussione questa scelta: le cose funzionano così. Sono convinto che stiamo sulla strada giusta».