25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Dal ritiro di Riscione

Totti: l'obiettivo della Roma è ripetersi

Il capitano giallorosso: «L'ultimo scudetto l'abbiamo perso noi»

RISCONE - Archiviato l'ennesimo secondo posto, il sesto in dieci anni, per «uno scudetto che abbiamo perso noi in quel secondo tempo contro la Sampdoria», Francesco Totti rilancia la sua Roma e conferma che «gli obiettivi sono sempre quelli, sempre gli stessi», con la «volontà di ripeterci, magari raccogliendo qualcosina in più». Dal ritiro di Riscone, dove la squadra sta preparando la nuova stagione, il capitano giallorosso ammette che la squadra è in grado di «giocarsi lo scudetto» assieme alle altre solite tre, ovvero Inter, Juventus e Milan, anche se «i nerazzurri sono sempre sopra a tutti».

E proprio ai rivali che lo scorso anno si sono portati a casa oltre allo scudetto e alla Coppa Italia, con la sua Roma sempre battuta, anche la Champions League, Totti indirizza «un applauso», perché evidentemente «era giusto così». Detto degli obiettivi di squadra, il capitano fissa anche i suoi. «Se sto bene sono in grado di giocare tutte le partite, anche ogni tre giorni con la Champions», ha detto Totti. «Io mi gestisco giocando, poi ovviamente decide l'allenatore. Ma mi sento come se avessi 25 anni e non 34, non penso assolutamente a smettere».

E con il mister Claudio Ranieri il rapporto è ottimo. «Ci diciamo le cose in faccia, sempre nel massimo rispetto della persona», ha detto Totti. «E' un rapporto vero, utile anche al gruppo. Siamo romani e conosciamo la realtà. Certo, lo scorso anno quando mi ha tenuto fuori con l'Inter ho 'rosicato'. Me l'aveva detto il giorno prima, ma speravo ci ripensasse». Con l'arrivo di Adriano, che si è andato ad aggiungere allo stesso Totti, a Mirko Vucinic e a Jeremy Menez, in attacco si pensa sempre di più al tridente. «Si vedrà nel corso della stagione se sarà possibile», ha ammesso il capitano giallorosso. «Giocatori con caratteristiche importanti io li farei sempre giocare, ma poi bisogna vedere come stai fisicamente. E poi gli attaccanti devono essere i primi ad aiutare la squadra. Adriano ha capacità enormi, può vincere le partite da solo, puntiamo tantissimo su di lui».

Totti, tornado sullo scudetto perso all'ultima giornata, ha sottolineato che «vincere a Roma è troppo bello, ma anche troppo difficile». Sul perché, il riferimento agli arbitri non è vago: «Se abbiamo perso è perché gli altri sono più forti e hanno qualche piccolo privilegio, sono tutelati, da tutti. I torti ci sono sempre, è difficile ma pensi sempre alla buona fede. Quest'anno però l'abbiamo perso noi». Proprio contro la Samp dell'ex compagno Antonio Cassano, «ha fatto bene ad esultare, loro inseguivano la Champions e non indossava mica la maglia giallorossa», che questa estate si è sposato. «Non mi ha invitato, c'erano gli amici più intimi. E poi ero anche in vacanza, non sarei andato».