Lampard: Capello non ha aperto un'unità di crisi
Il centrocampista dell'Inghilterra: «Nessuno rimprovera Terry»
RUSTENBURG - Frank Lampard ritiene esagerato parlare di «unità di crisi» in riferimento all'incontro tenuto ieri fra il ct Fabio Capello e i suoi giocatori della nazionale inglese, reso necessario dalla complicata situazione nel Gruppo C dei Mondiali di calcio sudafricani. Dopo i due pareggi contro Stati Uniti (1-1) e Algeria (0-0), l'Inghilterra nell'ultima giornata deve battere martedì la Slovenia per passare agli ottavi di finale.
Sui media inglesi si è ovviamente scatenato il putiferio dopo che ieri in conferenza stampa John Terry aveva rivelato ai giornalisti che per la sera era previsto la riunione tra squadra e manager. «Terry è un ragazzo appassionato, ha detto quello che si sentiva di dire», ha spiegato Lampard. «Qui siamo in 23 e ognuno ragiona con la sua testa. E nello spogliatoio abbiamo compreso che Terry ha voluto mettere in evidenza le cose positive. E la squadra cercherà di portarle in campo». Lampard ha quindi negato che la squadra abbia rimproverato Terry. «Nessuno metterà in piazza quanto ci diciamo fra di noi», ha detto il centrocampista del Chelsea. «Ha parlato solo Capello. Abbiamo rivisto la partita contro l'Algeria, sapevamo tutti di avere giocato male. Ci siamo riferiti alla partita e così anche l'allenatore. Ma non è stato un confronto aperto sulla crisi, è esagerato dire così».
Sebbene Lampard non abbia riferito esattamente questa mattina i temi toccati nella riunione, i media inglesi scrivono oggi che si è affrontata soprattutto la questione della disposizione tattica della squadra e della richiesta di abbandonare il 4-4-2 per virare sullo schema che prevede Wayne Rooney unica punta e l'inserimento di Joe Cole fra i centrocampisti, il giocatore più fantasioso della squadra.
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