28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
F1. Caso Piquet-Renault

Piquet: «Briatore mi ha usato e mi ha gettato via»

«Il suo vero carattere non si conosce, di me non gli importava»

LONDRA - Dopo la radiazione di Flavio Briatore dalla Formula 1, decisa oggi dal Consiglio Mondiale della Federazione Internazionale dell'Automobile, Nelson Piquet Jr. è tornato a scagliarsi contro l'ex boss della scuderia Renault. Il pilota brasiliano, silurato dal team francese proprio per decisione di Briatore, ha ribadito le sue accuse nei confronti del manager italiano: «Sono stato usato da Briatore, poi mi ha gettato via e coperto di ridicolo», ha detto il figlio d'arte. «Non mi aspetto di essere perdonato e non mi aspetto che tutto questo venga dimenticato», ha aggiunto Piquet, «ma almeno ora la gente potrà tratte le conclusioni sulla base di quello che è realmente accaduto».

«Ero sotto pressione» - Piquet nel Gran Premio di Singapore dello scorso anno mise a rischio la sua incolumità andandosi a schiantare contro un muro di cemento per ordine di Briatore, deciso a facilitare la vittoria dell'altra Renault dello spagnolo Fernando Alonso. Il giovane pilota brasiliano, che afferma di avere seguito l'ordine di Briatore perché sotto pressione per motivi contrattuali, si è detto «sollevato» in seguito alla conclusione dell'indagine condotta dalla Fia: «Chi ora gestisce il team Renault di Formula 1 ha deciso che, come ho fatto io, sia meglio far conoscere la verità ed accettare le conseguenze».

Piquet si è detto gravemente pentito di avere seguito gli ordini impartiti: «Ogni giorno mi ripeto che vorrei tanto non averlo fatto», ha aggiunto Piquet, «la mia situazione in Renault era diventata un incubo. Dopo avere sognato di essere un pilota di Formula 1 ed avere lavorato così duramente per arrivare a quel punto mi sono ritrovato alla mercé di Flavio Briatore. Il suo vero carattere non si conosce. Era il mio manager ed il capo della mia scuderia, teneva in mano il mio futuro ma non gli importava nulla. Arrivati al Gran Premio di Singapore mi aveva isolato e mi aveva trascinato nel punto più basso che io abbia mai raggiunto in tutta la mia vita. Ora che sono uscito da questa situazione non riesco a credere di avere accettato quel piano, ma quando mi venne prospettato sentii di non essere nella posizione di fare diversamente».

Briatore radiato dalla F1 - Il «crash-gate», l'ennesimo scandalo che ha colpito la Formula 1, si è concluso con una «carezza» per la Renault e la «testa» di Flavio Briatore. Nella riunione straordinaria che si è svolta oggi a Parigi il Consiglio Mondiale della Fia, federazione internazionale dell'automobilismo, è stato chiamato a decidere sulle accuse lanciate dal brasiliano Nelsinho Piquet ai vertici della scuderia francese.

Attenuanti per la Renault - La Fia oggi ha confermato la veridicità delle «accuse» lanciate da Piquet Jr sanzionando la Renault con due anni di squalifica, fino al 2011, con la condizionale. Significa che la sanzione non diventerà comunque effettiva a meno che in questi due anni la scuderia non sarà coinvolta nuovamente in casi simili. Nessuna maxi-multa o penalizzazione quindi per Renault che ha ricevuto il beneficio delle attenuanti per aver collaborato con la Fia e per aver individuato i responsabili. A farne le spese invece sono stati Briatore e Symonds, che si erano già dimessi il 16 settembre. Il primo radiato «a tempo indeterminato da ogni evento legato alla Formula 1», mentre a Symonds la Fia ha inflitto una squalifica di cinque anni.

Alonso all'oscuro di tutto - La Fia ha concluso che Alonso «non era in alcun modo coinvolto nella violazione dei regolamenti da parte del Team Renault». Solo due anni fa la spy-story che ha visto protagoniste Ferrari e McLaren culminò con una multa di 100 milioni di dollari e l'esclusione dal campionato costruttori delle Frecce d'Argento.