3 ottobre 2025
Aggiornato 04:30
F1. Caso Singapore

Piquet: «Mi hanno chiesto di causare incidente»

«Ero in uno stato d'animo molto vulnerabile»

PARIGI - «Durante il Gp di Singapore del 28 settembre 2008 mi è stato chiesto da Flavio Briatore e Pat Symonds di provocare deliberatamente un incidente per influenzare positivamente la prestazione del team Renault. Io ho accettato la proposta e ho portato la mia macchina a colpire il muro durante il 13/14 giro di gara».

E' quanto si legge dalla dichiarazione firmata che Nelsinho Piquet ha rilasciato alla Federazione internazionale, pubblicata integralmente dal sito britannico F1SA. Il pilota brasiliano ha confessato agli ufficiali della Fia di aver causato un falso incidente durante il Gp di Singapore dello scorso anno, su richiesta dei vertici del team.

«Ero in uno stato d'animo molto vulnerabile. Stavamo trattando il rinnovo del contratto nei giorni in cui si correva», si giustifica il pilota. «Esprimo questa dichiarazione volontaria, affinchè la Fia possa esercitare le sue funzioni di supervisione e regolazione - si legge nel documento -. Sono cosciente che è un dovere per tutti coloro che partecipano ad un campionato della Formula 1 di assicurare la legittimità e la giustizia di una gara. E sono anche cosciente delle serie conseguenze a cui potrei andare incontro qualora dichiarassi il falso».

«Mi venne indicato il punto e il giro» - Il pilota aggiunge altri particolari spiegando che «la proposta di provocare un incidente deliberatamente mi è stata fatta poco prima della gara - racconta il brasiliano -, quando sono stato avvicinato da Briatore e Symonds. Quest'ultimo, alla presenza di Briatore, mi ha chiesto se ero disposto a sacrificare la mia gara per la scuderia, costringendo la Safety Car ad entrare in pista. Symonds mi ha chiamato in un angolo e mi ha mostrato una mappa, appunto la curva esatta dove io avrei dovuto uscire di pista. E mi ha anche indicato il giro in cui avrei dovuto farlo, affinchè il mio compagno di squadra Fernando Alonso potesse rifornissi ai box, dopo l'entrata della Safety Car».