18 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Calcio

Platini: «No a tecnologia, se c'è moviola in campo lascio»

Presidente Uefa: «Arbitraggio video è la fine del calcio»

Michel Platini, presidente dell'Uefa, si è detto nettamente contrario all'introduzione di qualsiasi tipo di tecnologia a supporto degli arbitri. Moviola in campo o dispositivi da applicare per eliminare i 'gol fantasma' non fa differenza, Le Roi chiude senza mezzi termini alla modernizzazione del calcio per lasciare tutto nelle mani degli arbitri.

«Quando noi giocavamo e non c'era la televisione l'arbitro decideva tutto», ha detto Platini, negli anni '80 grande numero 10 della nazionale francese e della Juventus. «Poi sono arrivate le telecamere e hanno fatto vedere gli sbagli degli arbitri. Il compito dell'amministrazione - ha spiegato il presidente dell'Uefa - è quello di mettere gli arbitri in condizione di vedere tutto, poi loro devono decidere. Aggiungendo due arbitri sulla destra della porta, loro sono in grado di vedere tutto e anche da davanti, possono aiutare l'arbitro centrale a prendere una decisione. Se mettiamo la tecnologia, dobbiamo metterla anche sul fallo a 25 metri. Dunque, l'arbitraggio-video è la fine del calcio per me, lasciamo agli umani gestire i giocatori umani. Il giorno in cui ci sarà il video, io saluterò il calcio».

Platini, nel corso di un'intervista concessa a Sky Sport, ha affermato di avere «spinto molto» in sede Fifa per i test sull'introduzione dei due arbitri supplementari da schierare nelle aree di rigore. «Guardano solo con gli occhi e riferiscono all'arbitro centrale», ha detto Platini, «non c'è tecnologia, ci sono solamente le cuffie per comunicare con l'arbitro centrale». Il numero uno della confederazione europea ha precisato che i due giudici d'area saranno chiamati a decidere su «tutto», non solamente per segnalare l'avvenuta marcatura di un gol. «Non sono due guardalinee, sono due arbitri addizionali che aiutano l'arbitro centrale a prendere le decisioni», ha chiarito Platini, che ha poi sottolineato come i test potrebbero essere condotti in «cinque o sei campionati» tra cui quello italiano di Serie B («per un anno«).

Interrogato sul motivo del suo fermo rifiuto della tecnologia, Platini ha risposto indicando la natura del gioco del calcio. «Perché se c'è un pallone che va dentro la porta, un difensore arriva e lo butta via e il pallone riparte, che facciamo? Stoppiamo o continuiamo l'azione? Se l'azione continua», ha detto, «parte uno al limite del fuorigioco, che facciamo? Il calcio è un gioco che non può essere fermato». E per i gol fantasma? «Questi due arbitri vicini vedono se la palla è dentro o no. Sul fuorigioco basta avere degli assistenti che vedono bene, mettiamo assistenti che non fanno sbagli». Platini si è inoltre mostrato disponibile («ne possiamo parlare«) a concedere agli arbitri la possibilità di spiegare pubblicamente le loro decisioni.