Rugby: Italia ko con il Galles, ma il passo avanti c'è stato
Azzurri generosi ma sconfitti 20-15 al Flaminio
ROMA - C'è sconfitta e sconfitta. Per il momento l'Italrugby deve accontentarsi di questa considerazione, facendo leva sui significativi segnali di ripresa mostrati oggi, nonostante il quarto ko in altrettanti incontri disputati nel Sei Nazioni 2009, subito al Flaminio di Roma ad opera del Galles per 20-15. Un risultato che nasconde l'ennesima prova generosa degli azzurri, in vantaggio fino a 8 minuti dalla conclusione quando una meta di Tom Shanklin, insieme alla successiva trasformazione di James Hook, è valsa il terzo successo per i dragoni, accolti alla vigilia del torneo con i favori del pronostico.
Decisamente superiore in mischia, il XV di Nick Mallett è stato a lungo trascinato dai suoi giocatori chiave: oltre ad Andrea Marcato, autore di tutti i 15 punti realizzati grazie a 5 calci piazzati, meritano un riconoscimento le prestazioni di Sergio Parisse (nominato man of the match) e Mirco Bergamasco. Dopo oltre 60 minuti convincenti, l'Italia, capace di limitare sensibilmente gli errori commessi nelle prime tre uscite del torneo, ha finito però per accusare la stanchezza, uscendo comunque dal campo tra gli applausi del pubblico (due settimane fa, dopo la sconfitta con la Scozia, era arrivato anche qualche fischio).
Una battuta d'arresto che può essere dunque considerata un passo avanti, come ha chiarito il capitano, Sergio Parisse: «C'erano tante voci all'esterno per disturbare questo gruppo, ma noi abbiamo disputato una bella partita. Purtroppo non siamo riusciti a vincere, ma a abbiamo giocato contro una grande squadra che ha vinto l'ultimo Sei Nazioni e ha sofferto una grande Italia. Di questo passo possiamo continuare a lavorare e giocare un'altra grande partita contro la Francia».
Il rammarico di Mauro Bergamasco, invece, è quello di non aver finalizzato un gioco convincente: «Abbiamo avuto molto possesso palla, ma purtroppo ancora una volta non abbiamo concretizzato. Siamo andati bene e abbiamo recuperato alcuni palloni importanti - ha proseguito - sapendo riproporci nella loro metà campo». Sabato prossimo contro la Francia, ancora al Flaminio, l'ultima occasione per evitare l'ennesimo cucchiaio di legno: un'impresa che si annuncia quasi proibitiva, visti i valori in campo e le ambizioni dei transalpini (ancora in corsa per il successo finale), basterebbe allora una prestazione simile a quella offerta oggi per chiudere degnamente un Sei Nazioni dal bilancio ancora in netto passivo.