3 settembre 2025
Aggiornato 07:00

Rugby, Shane Williams: L'Italia può ancora crescere

Il gallese avversario degli azzurri sabato nel 6 Nazioni

ROMA - Sabato l'Italia affronterà il Galles a Roma nel 6 Nazioni. Un scontro non solo sul campo ma anche tra due culture. Shane Williams, attualmente il giocatore gallese ad aver realizzato più mete (41) con la maglia della nazionale gallese, ha raccontato a La Stampa il suo rugby. «Per noi la palla ovale è una religione. Più o meno quello che il calcio è per voi italiani. Anzi, di più». Nel 2007 l'Italia battè il Galles a Roma nel Sei Nazioni.

Oggi i gallesi sono una delle formazioni più in forma del torneo. «Nel corso degli anni noi abbiamo imparato molte lezioni. Da quando Warren Gatland ha preso la guida della nazionale abbiamo capito che non ti puoi accontentare di giocare un paio di partite brillanti, ma che serve continuità». L'Italrugby non attraversa un momento particolarmente brillante, dovuto anche alle modifiche regolamentari sul gioco, ma Williams promuove il carattere degli azzurri. «Credo che le variazioni sulla maul e sulla rimessa laterale vi abbiano danneggiato.

L'Italia è migliorata da quando è entrata nel Sei Nazioni, ma anche il livello del rugby in generale si è molto alzato. L'Italia ha tanti giocatori d'esperienza e giovani che stanno crescendo, sono sicuro che si riprenderà». Partecipare alla Celtic League può alzare il livello dei club italiani? «Sicuramente - ha spiegato il gallese - con gli Ospreys quest'anno ho giocato a Treviso in Heineken Cup ed è già stato un match molto duro. Un allargamento della Celtic League non potrebbe che fare bene a tutto il rugby europeo, non solo all'Italia».

Tre giocatori che ruberebbe al nostro XV? «Castrogiovanni, Paul Griffen, e ovviamente Sergio Parisse, un giocatore di classe mondiale: quando lui gioca bene, l'Italia gioca bene. E poi ci sarebbero anche i Bergamasco». Shane Williams non ha dubbi su chi vincerà questo Sei Nazioni: «Il Galles! Ma dovremo aspettare l'ultima partita, quella con l'Irlanda. E con l'Italia sabato non sarà affatto facile, ne sono convinto. Del resto ci avete già battuti due volte». Il gallese, infine, vedrebbe di buon occhio un Mondiale in Italia: «Mi piacerebbe molto. Bel tempo, belle città, un bellissimo Paese. Sarebbe perfetto, per l'Italia e per il rugby».