30 marzo 2023
Aggiornato 13:00
Nutrizione: bibite analcoliche e diabete

Le bevande zuccherate sono un pericolo per il diabete più che altri alimenti dolci

Un nuovo studio rivela che le bibite zuccherate sono collegate a un maggiore rischio di diabete di tipo 2, più che non altri alimenti naturalmente dolci

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Bibite Foto: kps123 | shutterstock.com Shutterstock

Molto dolci, ma povere di nutrienti. Questo, in breve, l’identikit che hanno fatto delle bevande analcoliche i ricercatori canadesi in uno studio pubblicato sul British Medical Journal. E proprio questa caratteristica, pare che sia implicata nell’aumento maggiore del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto agli altri alimenti dolci contenenti naturalmente fruttosio.

Prevenire e gestire il diabete
Se da una parte gli esperti sono tutti concordi che per prevenire il diabete è necessario seguire una dieta corretta – evitando anche condizioni come per esempio l’obesità – dall’altra si sa che certi alimenti possono far lievitare il rischio di ammalarsi. Uno di questi, secondo i ricercatori del Clinical Nutrition and Risk Factor Modification Centre del St. Michael’s Hospital a Toronto (Canada), sono le bevande zuccherate come Cola, aranciata e così via. Al contrario, i risultati dello studio suggeriscono invece che la frutta e altri alimenti contenenti fruttosio non avrebbero effetti nocivi sui livelli di glucosio nel sangue. «Questi risultati – ha spiegato il dottor John Sievenpiper, autore principale dello studio – potrebbero aiutare le raccomandazioni guida su importanti fonti di fruttosio alimentari nella prevenzione e gestione del diabete. Ma il livello di evidenza è basso e sono necessari studi di alta qualità».

Il dilemma fruttosio
Sul ruolo che hanno gli zuccheri nello sviluppo del diabete e delle malattie cardiache c’è tutt’oggi un diffuso dibattito. Prove crescenti suggeriscono tuttavia che proprio il fruttosio potrebbe essere particolarmente dannoso per la salute. Il fruttosio si trova naturalmente in una vasta gamma di alimenti, tra cui frutta e verdura integrale, succhi di frutta naturali e miele. Come sappiamo, il fruttosio viene tuttavia anche aggiunto agli alimenti quali bevande analcoliche, cereali per la colazione, prodotti da forno, dolci e dessert sotto forma di ‘zuccheri liberi’. Le attuali linee guida dietetiche raccomandano di ridurre gli zuccheri liberi, in particolare il fruttosio da bevande zuccherate. A oggi, però, non è chiaro se questo vale per tutte le fonti alimentari di questi zuccheri.

La revisione
Per cercare di far chiarezza, i ricercatori del St. Michael e dell’Università di Toronto in Canada hanno analizzato i risultati di 155 studi in una revisione sistematica che ha valutato l’effetto di diverse fonti alimentari di zuccheri e fruttosio sui livelli di glucosio nel sangue nelle persone con e senza diabete. I partecipanti sono stati monitorati fino a 12 settimane.

I risultati
Analizzando i dati, i risultati dello studio revisionale si sono basati in particolare su quattro ricerche: sostituzione (confronto degli zuccheri con altri carboidrati), aggiunta (energia degli zuccheri aggiunti alla dieta), sottrazione (energia degli zuccheri rimossi dalla dieta) o ad libitum (energia degli zuccheri sostituita liberamente). Gli effetti erano emoglobina glicata o HbA1c (quantità di glucosio attaccata ai globuli rossi ), glicemia a digiuno e insulina a digiuno (glicemia e livelli di insulina dopo un periodo di digiuno). Gli studi sono stati valutati anche per la presenza di eventuali fattori confondenti, bias e certezza delle prove. Nel complesso, non è stato rilevato alcun rischio serio di parzialità, tuttavia la certezza delle prove era bassa. In linea generale, comunque, i risultati mostrano che la maggior parte degli alimenti che contengono fruttosio non hanno un effetto nocivo sui livelli di glucosio nel sangue, quando questi alimenti non forniscano calorie in eccesso. Tuttavia, in alcuni studi è stato osservato un effetto dannoso sull’insulina a digiuno.

Gli effetti degli alimenti
Una analisi di alimenti specifici ha inoltre suggerito che frutta e succhi di frutta, quando questi alimenti non forniscano calorie in eccesso, possono avere effetti benefici sul controllo glicemico e dell’insulina, specialmente nelle persone con diabete di tipo 2. Al contrario, molti alimenti che aggiungono energia ‘povera di nutrienti’ alla dieta, soprattutto bevande zuccherate e succhi di frutta, sembrano avere effetti dannosi. Secondo il dottor Sievenpiper e colleghi, il basso indice glicemico (IG) del fruttosio rispetto ad altri carboidrati e un maggiore contenuto di fibre nella frutta, può aiutare a spiegare i miglioramenti dei livelli di glucosio nel sangue, rallentando il rilascio di zuccheri.

Le limitazioni degli studi
I ricercatori tengono a sottolineare alcuni limiti delle ricerche analizzate, come piccole dimensioni del campione, brevi periodi di follow-up e una limitata varietà di alimenti in alcuni studi. Tuttavia, i punti di forza comprendevano un processo di ricerca e selezione approfondito e una valutazione approfondita della qualità delle prove. «Fino a quando non saranno disponibili maggiori informazioni, i professionisti della sanità pubblica dovrebbero essere consapevoli che gli effetti dannosi degli zuccheri liberi come il fruttosio sul glucosio nel sangue sembrano essere mediati dall’energia e dalla fonte di cibo».

Riferimento: British Medical Journal (BMJ) (2018). DOI: 10.1136/bmj.k4644, http://www.bmj.com/content/363/bmj.k4644.