La copertura vaccinale in Italia è sotto la media. L'avvertimento dell'OMS
In base alle direttive dell'OMS, la copertura vaccinale in Italia è al 92% invece del 95%
Per raggiungere quella condizione chiamata immunità di gregge è necessario che la copertura vaccinale si attesti in una percentuale ben definita. Ma, vista in quest’ottica, l’Italia resta al di sotto della soglia, che è stata stabilita dall’Oms come il 95%. Lo si evince da uno studio presentato stamane nel corso della prima giornata di lavoro del Congresso dell’Organizzazione mondiale della Sanità Europa riunita a Roma. La copertura vaccinale nel 2016, afferma lo studio, era pari all’89% salita al 92% nel 2017. Il mancato raggiungimento della soglia del 95%, afferma ancora lo studio, ha causato, negli ultimi due anni, lo svilupparsi di «preoccupanti focolai di morbillo: cinquemila casi e quattro morti nel 2017 e oltre duemila casi e quattro morti nel corso di quest’anno».
Risultano anche, ancora, elevati tassi di epatite virale soprattutto di infezioni da epatite C, con il 5,9% dei casi per coloro che donano sangue per la prima volta. La resistenza antimicrobica è poi definita una minaccia seria per la popolazione, i sistemi sanitari e l’economia del Paese. «L’Italia è particolarmente a rischio di resistenza antimicrobica – si afferma – perché si registra tra i più alti valori per molti patogeni monitorati».
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