Attenzione a questo prosciutto cotto: richiamato dal Ministero della salute a causa della Listeria
Prosciutto cotto contaminato da Listeria. Ecco la marca e il numero di lotto

Ennesimo richiamo alimentare richiesto dal Ministero della Salute. Dopo il recente tonno a rischio istamina, è stato predisposto anche il ritiro anche per un prosciutto cotto contaminato da Listeria. Ovvero da un batterio noto con il nome di Listeria monocytogenes. Nonostante a breve tutti i supermercati elimineranno il prodotto dal commercio è essenziale controllare che il prosciutto contaminato non sia stato acquistato prima e quindi possa essere erroneamente consumato. Ecco il numero di lotto da tenere bene a mente.
Dove è stato commercializzato il prosciutto
Il prosciutto è stato venduto recentemente in tutti i supermercati Coop e le catene Unicoop Tirreno (punti vendita del Lazio e della Toscana). Ma non solo: è stato commercializzato anche dal gruppo Coop Alleanza 3.0. Quindi attenzione a chi ha fatto un acquisto all’Ipercoop Abruzzo e a Chieti ma anche presso Le Zagare e Le Ginestre di Catania.
Il marchio
Il marchio del prosciutto cotto contaminato è Fiorucci. Il prodotto si chiama Prosciutto cotto Quanto Basta. Pare che la contaminazione sia avvenuta solo per l’alimento presente in una confezione da 90 grammi (per due persone).
Il numero di lotto
Se avete del prosciutto cotto a marchio Fiorucci, prendete in mano il pacco e controllate con estrema attenzione il numero di lotto. Quello che non dovete assolutamente consumare è il seguente: L 8278001840 EAN 8007975007395. La scadenza è prevista per il 05 08 2018. Se avete in casa il prodotto contaminato potete ottenere un rimborso rivolgendovi al supermercato in cui lo avete acquistato.
Informazioni
Chiunque desiderasse ulteriori informazioni può visitare il sito del Ministero della Salute, nella sezione «richiami alimentari» o rivolgersi direttamente al produttore: Cesare Fiorucci Spa, numero verde 800 868 060. In alternativa si può inviare una mail a: servizioclientifiorucci@campofriofg.com. Ricordiamo che il batterio provoca sintomi gastrointestinali più o meno gravi associati a stanchezza, sensazione di malessere, febbre e mal di testa. Il pericolo maggiore lo corrono i bambini, gli anziani e le donne in gravidanza.
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