Morbillo, già 1.800 casi. I pediatri: coperture su vaccini non raggiunte
Migliorati moltissimo, ma ancora non arrivati al fatidico 95% che permette di avvicinarsi all'immunità di gregge
ROMA – Il morbillo dilaga, eppure c’è ancora chi crede che i vaccini siano inutili o, peggio, dannosi. «Nel decreto Lorenzin» sulle vaccinazioni obbligatorie «si parla di una revisione della legge quando le coperture avranno raggiunto livelli di sicurezza e non li abbiamo ancora raggiunti: per il morbillo, per esempio, in Italia da inizio anno si sono verificati 1.800 casi, un numero vergognoso. Siamo migliorati moltissimo, ma ancora non arrivati al fatidico 95% della copertura minima: siamo circa al 93%». Lo dice all'agenzia Askanews il presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) Paolo Biasci, commentando la circolare del Ministero della Salute che prevede un'autocertificazione, al posto della certificazione delle Asl, per dichiarare l'avvenuta vaccinazione dei bambini da iscrivere a scuola. «Quindi continuiamo a lavorare nell'interesse dei bambini e delle loro famiglie, come abbiamo sempre fatto, aiutati dalla legge, che forse non ha convinto gli italiani contrari ai vaccini, ma quelli pigri sì e così abbiamo recuperato un 5%», ha concluso.
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