15 agosto 2025
Aggiornato 22:00
Incontinenza femminile

Incontinenza urinaria nelle donne: lo yoga funziona e la riduce

Per le donne che soffrono di incontinenza urinaria, la prativa dello yoga riduce il problema in soli tre mesi

Yoga contro l'incontinenza urinaria nelle donne
Yoga contro l'incontinenza urinaria nelle donne Foto: LuckyImages | shutterstock.com Shutterstock

SAN FRANCISCO – Scienziati dell’Università della California a San Francisco (UCSF) hanno condotto uno studio in cui si è dimostrato come lo yoga, praticato per tre mesi, riduce la frequenza dell’incontinenza urinaria nelle donne – di tutte le età, ma in particolare in quelle di età pari o superiore ai 50 anni (che sono poi quelle oggetto dello studio).

Lo studio
I risultati dello studio sono stati presentati durante l’incontro annuale della American Urological Association, tenutosi dal 18 al 23 maggio a San Francisco (Usa). Qui, la dott.ssa Alison Huang dell’Università della California a San Francisco e colleghi, hanno condotto uno studio randomizzato in donne di età pari o superiore a 50 anni che erano intenzionate a rinunciare temporaneamente ai trattamenti clinici tradizionali per l’incontinenza urinaria (UI). Le donne sono state randomizzate a partecipare a un programma di terapia yoga di tre mesi composto da lezioni bisettimanali e una pratica casalinga settimanale o un programma di stretching/potenziamento muscolare specifico progettato per fornire un controllo del tempo e dell’attenzione. Cinquantasei donne (età media, 65 ± 8 anni) sono state randomizzate per 18 mesi; 50 donne hanno completato il processo di tre mesi.

I risultati
Dopo il periodo di test, i ricercatori hanno osservato una diminuzione della frequenza totale di UI, rispettivamente del 74% e del 51% nei gruppi di controllo che avevano praticato lo yoga e in quelli del controllo di tempo e attenzione, rispettivamente (P = 0.02 per differenza tra i gruppi in percentuale riduzione UI rispetto al basale; P = 0.09 per gruppo intermedio differenza nella riduzione assoluta dell’interfaccia utente). Nessuna delle reazioni avverse correlate a nessuno dei due interventi è stata riportata da nessuna delle donne. «Questi risultati sono molto promettenti per le donne – spiegano i ricercatori – e forniscono semplici cambiamenti comportamentali che possono essere molto utili per le donne riducendo i sintomi delle basse vie urinarie e migliorando la qualità della vita».