19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Sicurezza alimentare

Quel cibo è ancora buono? Prima di buttarlo puoi fare un semplice test

E’ facile che un cibo possa contaminarsi di batteri anche pericolosi, che sia scaduto e divenuto non più consumabile e così via. Ma come si fa a saperlo? Con un semplice test appena sviluppato

Cibo contaminato
Cibo contaminato Foto: bullet74 | shutterstock.com Shutterstock

CANADA – Ma quel cibo, quella carne… sono ancora buoni? Si possono mangiare? Queste e altre, riguardanti la sicurezza nel consumare un alimento, sono domande che spesso ci si pone – sia in casa che fuori. Ma come fare per sapere se un determinato cibo è sicuro e, se lo si mangia non si rischia di prendersi una qualche infezione (come per esempio da Escherichia coli o salmonella) o un’intossicazione? La soluzione arriva dai ricercatori della McMaster University in Canada.

Il test
Per rispondere alle succitate domande, gli ingegneri meccanici e chimici della McMaster, lavorando a stretto contatto con i biochimici del campus, hanno collaborato allo sviluppo di un cerotto o patch trasparente, stampato con molecole innocue, in grado di segnalare in tempo reale la contaminazione di un cibo. Il cerotto può essere incorporato direttamente nell'imballaggio alimentare, dove può monitorare il contenuto di agenti patogeni dannosi come E. coli e Salmonella.

Al posto della data di scadenza
La soluzione trovata dai ricercatori della McMaster andrebbe a sostituire, più efficacemente, la semplice indicazione della data di scadenza di un prodotto – che ovviamente non assicura l’integrità e la salubrità di un prodotto. Con il nuovo metodo, si potrà sapere con certezza se un cibo è ancora buono, e dunque mangiabile, o meno. «In futuro – spiega il primo autore dello studio, Hanie Yousefi – se vai in un negozio e vuoi essere certo che la carne che stai comprando sia sicura in qualsiasi momento prima di usarla, avrai un modo molto più affidabile rispetto alla data di scadenza».

Come funziona
Con questa sorta di benda, se un agente patogeno è presente nel cibo o nella bevanda all'interno della confezione, si innescherebbe un segnale sulla confezione stessa che potrebbe essere letto da uno smartphone o altro dispositivo di semplice utilizzo. Il test non influisce sul contenuto del pacchetto. I ricercatori hanno deciso di chiamare il nuovo materiale ‘Sentinel Wrap’ in omaggio alla Sentinel Bioactive Paper Network, con sede a McMaster, una rete di ricerca interdisciplinare che ha lavorato su sistemi di rilevamento basati su carta. La ricerca di quella rete alla fine ha dato origine alla nuova tecnologia di test alimentari, si legge in un comunicato della McMaster.

Il rischio intossicazioni e infezioni
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i patogeni di origine alimentare provocano circa 600 milioni di malattie e 420mila morti all'anno. Circa il 30% di questi casi riguarda bambini di 5 anni e più giovani. Ecco perché è importante avere a disposizione maggiori mezzi di controllo degli alimenti, che non la semplice data di scadenza.

Di facile produzione
I ricercatori sottolineano che il prodotto da loro sviluppato è di facile produzione ed è anche economico. Per cui le aziende potrebbero incorporarlo nelle confezioni dei loro prodotti in modo semplice e senza grandi investimenti. Ma ci guadagnerebbero comunque in sicurezza, evitando anche i dispendiosi e problematici ritiri dal commercio quando un alimento viene richiamato per problemi di contaminazione. Per i consumatori, ovviamente, sarebbe una sicurezza in più.