16 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Ricerca oncologica

I cani potrebbero aiutarci a combattere il cancro: condividono il 90% dei nostri geni

Un team di ricercatori americani ha avvito un progetto volto alla prevenzione e cura dei tumori, partendo da pazienti a quattro zampe

I cani per la lotta contro il cancro
I cani per la lotta contro il cancro Foto: Shutterstock

E’ innegabile che i cani siano i migliori amici dell’uomo. E una delle spiegazioni possibili potrebbe riguardare il loro patrimonio genetico che sembra essere simile al nostro per ben il 90%. Forse proprio in virtù di questa similitudine e amicizia, ben venti centri di ricerca americani di altissimo livello hanno deciso di combattere il cancro umano grazie al contributo genetico dei pazienti a quattro zampe. Questo potrebbe aiutare a trovare soluzioni terapeutiche non solo per l’essere umano ma anche per fido.

Ricerche finanziante dai governi americani
Secondo molti scienziati, il punto di svolta nella lotta alle neoplasie sono i geni che condividiamo con i nostri amici a quattro zampe. A crederci non sono solo alcuni ricercatori ma anche l’Istituto Nazionale della Salute Usa che ha deciso di finanziare la maggior parte delle ricerche.

Oncologia comparativa
Affinché il progetto possa essere eseguito nel migliore dei modi, è stato avviato un programma di oncologia comparativa tra le prestigiose Duke university e North Carolina University. «L’obiettivo è quello di creare un'opportunità senza precedenti per lo sviluppo di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici che possano beneficiare sia le persone che i cani colpiti da tumori», spiega il loro mission statement.

Il gioco cambia
«Ora è un gioco completamente diverso a causa dell'enfasi della genomica e dell'identificazione dei bersagli e dei biomarcatori», ha dichiarato Mark Dewhirst, vicedirettore presso il Cancer Institute. «Il modello canino ha molto di più da offrire rispetto a un altro paziente che puoi curare. È un'opportunità lungimirante che sta cercando di sfruttare ciò che il cane può offrire in termini di assistenza personalizzata». Ma il cancro non è l’unica malattia che sembra essere in comune con gli esseri umani, gli scienziati stimano l’esistenza di circa 500 patologie che colpiscono entrambi.

Gli animali domestici sono tutt’altra cosa
«Se studi il cancro in un topo, lo studi in una scatola classica di un laboratorio. Mangiano un certo tipo di cibo e respirano un certo tipo di aria. Ma gli animali domestici di molte persone tendono a vivere a stretto contatto con loro, respirano la stessa aria, bevono la stessa acqua, giocano sulla stessa erba su cui giocano i bambini. È un modello molto più simile di un topo che vive in un ambiente di ricerca di laboratorio in un edificio di cemento», racconta Dewhirst.

Tumori simili agli esseri umani
I cani, proprio come noi, sono colpiti con enorme frequenza da certi tipi di tumori. Tra questi l’osteosarcoma, il melanoma, il cancro al seno e i tumori alla prostata. Un esempio riportato di recente che proviene dall’applicazione in termini di ricerca, è quella di una donna di 31 anni – di nome Emily Brown. I medici le avevano dato tre mesi di vita a causa di un tumore metastatizzato. Ma grazie a un trattamento immunoterapico sperimentato sui cani ora è salva.

Il prossimo passo
La ricerca, iniziata già da un paio di anni, prevede l’analisi continua – dal primo giorno di vita fino alla morte - dei 3.000 golden retriver che gli scienziati hanno a disposizione. L’obiettivo dei ricercatori è comprendere come si sviluppano i tumori negli animali e quali cure sono più affidabili per cani e persone.