29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Cannabis e Alzheimer

Ingegnere cura la mamma affetta da Alzheimer con la Cannabis. E lei torna a vivere

L’olio di Cannabis si è dimostrato avere un’efficacia incredibile nella mamma affetta da Alzheimer: dopo la cura è riuscita a tornare alla sua vita normale di sempre

CATANIA - Quella di Giuseppe, un ingegnere catanese, è stata una vera e propria prova di coraggio. Vedendo la madre affetta da Alzheimer che peggiorava di giorno in giorno, non ha potuto fare altro che tentare una cura sperimentale da solo. Era consapevole del fatto che gli studi in merito erano pochi, ma per via dei ridotti effetti collaterali, valeva la pena di provare. Ed è così che ha iniziato a curare la mamma con olio di Cannabis e i risultati sono stati eccellenti. Forse non miracolosi ma senza dubbio degni di nota. Tant’è vero che anche Le Iene ne hanno parlato.

Quattro anni di cura
Il fatto è emerso proprio due giorni fa, durante Le Iene Show: un ingegnere catanese di nome Giuseppe, da quattro anni stava curando la mamma affetta da Alzheimer con la cannabis. Per farlo le somministrava ogni giorno un cucchiaino di olio. E la donna, di ben 91 anni, sembra averne tratto enormi benefici. L’uomo aveva preparato da solo l’olio curativo utilizzando le infiorescenze di canapa e preparando un macerato in 100ml di olio extravergine di oliva.

Ansia e crisi isteriche
L’ingegnere ha raccontato a Le Iene come la mamma Livia, fino a quattro anni fa, era completamente in preda a crisi isteriche e ansia. Per questo motivo il suo medico specializzato in neurologia le aveva prescritto forti psicofarmaci e tranquillanti. Come sempre accade in questi casi, però, non si assiste a un nessun reale miglioramento ma si costringe il paziente a un torpore indotto dai medicinali. Il risultato? La donna rimaneva a letto tutto il giorno senza né mangiare né parlare.

Arriva l’idea
L’uomo parlando con il suo farmacista e documentandosi attraverso vari canali aveva trovato molti studi che parlavano dell’efficacia della Cannabis nei pazienti affetti da Alzheimer. Nonostante sapesse che si trattasse - al momento - di una cura illegale decise comunque di fare un tentativo per salvare la povera mamma.

Finalmente i primi miglioramenti
Inaspettatamente, Livia ha cominciato a fare miglioramenti dopo breve tempo e ora è di nuovo in grado di mangiare da sola, guardare la televisione, passeggiare e trascorrere molto tempo insieme ai suoi nipotini.

L’autodenuncia
Ciò che fa più stupire è che nessuno ha scoperto la cura illegale dell’ingegner Giuseppe, è stato lui che si è autodenunciato nella speranza che in Italia, qualcosa finalmente potesse cambiare. Seppur sono stati fatti avanti in tal senso, la Cannabis a uso terapeutico che ha a disposizione il nostro paese è veramente minima: stiamo parlando di 300kg/anno. E nessuna parte è destinata per la cura dell’Alzheimer. Tuttavia il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato di essere informata sulla questione e di voler fare qualcosa affinché tutti possano avere a disposizione una cura simile per i malati di Alzheimer.

Perché la Cannabis funziona
Studi recenti hanno evidenziato come la Cannabis possa essere un ottimo rimedio per l’Alzheimer e i meccanismi di azione sono molto vari: «Abbiamo scoperto che il THC interagisce direttamente con il peptide Aβ [amiloide, nda], inibendo così l'aggregazione. Inoltre, il THC era efficace nell'abbassare entrambi i livelli GSK-3β totali (glicogeno sintasi chinasi) e GSK-3β fosforilato in modo dose-dipendente a basse concentrazioni. Alle concentrazioni del trattamento, non è stata osservata tossicità e il recettore CB1 non era significativamente sovra regolato. Inoltre, basse dosi di THC possono migliorare la funzione dei mitocondri e non inibiscono il potenziamento della melatonina della funzione dei mitocondri. Queste serie di dati suggeriscono fortemente che il THC potrebbe essere una potenziale opzione terapeutica per l'Alzheimer».

Fonti scientifiche
[1] J Alzheimers Dis. 2014;42(3):973-84. doi: 10.3233/JAD-140093. The potential therapeutic effects of THC on Alzheimer's disease. Cao C1, Li Y2, Liu H1, Bai G2, Mayl J3, Lin X1, Sutherland K4, Nabar N5, Cai J2.