Tumori curati con gli ultrasuoni: è bufera sulla dottoressa sarda
Una dottoressa sarda prometteva di curare i malati di cancro attraverso gli ultrasuoni, una tecnica non approvata dalla scienza. Ma c’è chi giura di essere guarito
Il cancro è una malattia così devastante che spesso si è disposti a provare di tutto pur di ottenere dei benefici. A volte si ripone anche la fiducia nelle persone sbagliate o nella terapia non corretta. Quello che è certo è che sono in molti a cercare di evitare la chemioterapia: attualmente il sistema di cura utilizzato di routine nella stragrande maggioranza dei tumori. I suoi effetti collaterali (come la perdita di capelli e le neuropatie, per esempio), molte volte spaventano più della malattia stessa. Ed è per questo che si è alla ricerca costante di nuove soluzioni. Una di queste sembra derivare dagli ultrasuoni. Ma c’è chi rimane perplesso di fronte a questo metodo di cura.
La cura di una dottoressa sarda
Una dottoressa sarda è recentemente divenuta famosa grazie a un servizio de Le Iene (Italia Uno) che avrebbe mostrato le terapie alternative dell’oncologa. Si tratta di alcune sedute di ultrasuoni, iniezioni di plasma e terapia del calore. Il tutto effettuato al posto della chemioterapia, con la promessa che il tumore sarebbe svanito per sempre.
Fior di quattrini
Come sempre avviene in questi casi, per accedere alle cure cosiddette alternative, bisogna sborsare fior di quattrini. D’altro canto pur di morire – ed evitare la chemioterapia – un malato di cancro è disposto a tutto. Secondo quanto emerso da Le Iene, la dottoressa stava solo truffando i malati e arricchendosi a dismisura. Non esisterebbero infatti prove scientifiche a supporto di una cura di questo genere.
Alcune persone sono morte
Inutile dire che molte delle persone che si sono affidate alla cura sono morte. Anche se, va sottolineato che non è questa la prova di inefficacia, considerando che sono molte le persone che muoiono anche dopo aver eseguito cure chemioterapiche.
Ma c’è chi è guarito
Altre persone residenti nella zona sembrano invece essere guariti da tumori. Nessuno, tuttavia, può verificare se è stata la cura della dottoressa sarda a funzionare bene o si tratta di altro. Certo è che – secondo quanto dichiarato da lei stessa – alcuni pazienti sono morti perché quando sono arrivati da lei era ormai troppo tardi. È chiaro che ulteriori indagini devono essere fatte in merito e che, comunque, nessun esperto può tentare di guarire un malato di cancro senza seguire i protocolli indicati dalla scienza medica.
Preoccupazione dagli oncologi
Sono molti gli oncologi preoccupati per quanto accaduto. Tuttavia, questo è un segnale che c’è ancora molta strada da fare in ambito medico. Se sono tante le persone che sia affidano a cure cosiddette alternative è sintomo che le terapie che abbiamo a disposizione non sono ancora molto efficaci. Sicuramente sono stati fatti passi da gigante con l’immunoterapia e la chirurgia stereotassica, ma resta sempre la chemioterapia che provoca ancora enormi danni all’organismo (e non solo alle cellule tumorali). In ogni caso è essenziale ricordare che quando si tratta di malattie così importanti è d’obbligo affidarsi a una clinica oncologica specializzata.
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