5 ottobre 2024
Aggiornato 09:00
Mamme vegetariane

Mamme vegetariane mettono al mondo bambini dipendenti da alcol e fumo

Uno studio recente ha messo in evidenza come le mamme vegetariane o quelle che consumano poca carne mettono facilmente al mondo figli affetti da dipendenze. Ecco perchè

Le mamme vegetariane mettono al mondo bambini affetti da dipendenze
Le mamme vegetariane mettono al mondo bambini affetti da dipendenze Foto: Shutterstock

Le donne vegetariane o le future mamme che consumano basse quantità di carne rischiano di mettere al mondo bambini che presto saranno affetti da dipendenze. Ad asserirlo è uno studio recentemente pubblicato su Alcoholism: Clinical and Experimental Research. I dettagli della ricerca.

Adolescenti vittime di dipendenza patologica
Si sa che la dieta vegana non è per niente salutare, sia per i bambini che per gli adulti. A quanto pare, però, neppure quella vegetariana - o che prevede un consumo scarso di carne - è particolarmente benefica, specie per i neonati. Secondo quanto emerge da una recente ricerca, infatti, le donne che in stato di gravidanza consumano ridotte quantità di carne possono mettere al mondo – con maggiori probabilità – bambini che durante l’età adolescenziale saranno vittime di dipendenza.

Lo studio
Per arrivare a tali conclusioni, gli scienziati hanno preso in esame oltre cinquemila donne insieme ai loro figli. A seguito di analisi approfondite sono riusciti a trovare un legame tra il ridotto consumo di carni rosse e pollame durante la gravidanza e dipendenze patologiche. Tra queste emergeva soprattutto il vizio dell’alcol, del fumo e della cannabis. «Abbiamo trovato punteggi più alti sul modello dietetico vegetariano durante la gravidanza che erano associati a maggiori probabilità di abuso di sostanze nei loro figli di 15 anni», ha dichiarato l'autore principale dello studio, il dottor Joseph Hibbeln, neuroscienziato nutrizionale presso l'Istituto Nazionale per l'abuso di alcol e l'alcolismo nel Maryland.

Un problema genetico?
Il ridotto consumo di carne ha aumentato in maniera direttamente proporzionale il rischio di abuso di sostanze pericolose per la salute. Pare che il tutto sia collegato con un gene in grado di codificare una proteina che trasporta la vitamina B12. E siccome l’insufficienza di vitamina B12 è facilmente rilevabile nelle persone vegetariane, va da sé che la prole ha un rischio aumentato di soffrire di tali patologie. Secondo gli studiosi, gli integratori di vitamina B12 potrebbero essere una soluzione per le mamme vegetariane che vogliono contrastare questo problema. Ma i ricercatori ricordano che tale sostanza si trova in maggior misura nelle carni bovine e di agnello.

Mancanza di acido folico
La vitamina B12 è essenziale per il corpo che deve metabolizzare l'acido folico, uno dei nutrienti più importanti per lo sviluppo di un feto sano. Il dottor Hibbeln ha anche spiegato che molto frequentemente viene consigliato di ridurre il consumo di carne, ma le carenze nutrizionali involontarie durante la gravidanza potrebbero influenzare negativamente sullo sviluppo del cervello del bambino. «Tra le popolazioni occidentali, i neonati delle madri carenti di vitamina B12 hanno una scarsa crescita cerebrale, una regressione dello sviluppo, un'irritabilità, prosperano male e dimostrano disavanzi residui nello sviluppo cognitivo e sociale», continua il dottor Hibbeln. Inoltre, quando si evita il consumo di carne, oltre a ridurre la vitamina B12, può far incappare in una carenza di ferro, acidi grassi omega-3, selenio e zinco. Dai dati in loro possesso si stima che tali carenze si evidenziano nel 62% dei vegetariani.

Interventi facilmente realizzabili
«Questo studio indica che un basso consumo di carne nel periodo prenatale possa essere considerato un fattore di rischio potenzialmente modificabile per l'uso di sostanze in età adolescenziale. Ad esempio, la fortificazione degli alimenti con fonti vegetariane di cobalamina e l'uso più ampio di integratori possono avere bassi costi e interventi facilmente realizzabili», concludono i ricercatori.