25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Ricerca e cancro

Staminali e tumori, le nuove scoperte della ricerca

Raccogliere le cellule staminali per combattere numerose malattie. Le nuove frontiere della ricerca nell’utilizzo delle staminali cordonali e adulte contro le patologie a oggi ancora incurabili

MILANO –  E’ divenuta ormai prassi quasi comune, e sempre più frequente, la raccolta delle cellule staminali del cordone ombelicale. Questo perché tali cellule rappresentano oggi uno strumento sempre più utilizzato in medicina nel trattamento di molte patologie, spiegano gli esperti di Sorgente. Inoltre, sono sempre più numerosi gli studi in tutto il mondo volti alla sperimentazione sull’utilizzo delle staminali cordonali e adulte per combattere patologie a oggi incurabili, ottenendo importanti risultati nel miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti.

Uno studio promettente
Un team di scienziati dell’Università del Nord Carolina (Usa) ha di recente pubblicato una interessante, quanto promettente, ricerca a riguardo. Nello studio, gli scienziati hanno de-differenziato cellule della pelle a cellule staminali capaci di cacciare, individuare e distruggere cellule tumorali. Questa scoperta potrebbe aprire la strada a trattamenti molto più efficaci ed efficienti nella cura del glioblastoma.

Il glioblastoma
E’ uno dei tumori maligni più aggressivi che colpisce il sistema nervoso centrale. Ogni anno circa 14mila persone vengono colpite da questo tipo di cancro. L’aspettativa di vita media dalla diagnosi è di soli 15-17 mesi, e solo il 10% sopravvive oltre 5 anni[1]. Un’aspettativa di vita così bassa è determinata dal fatto che, anche rimuovendo chirurgicamente gran parte del tumore, è quasi impossibile eliminare le diramazioni che entrano nel tessuto celebrale. Per questo il tumore si riforma in breve tempo. Questo studio dell’Università del Nord Carolina potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti basati sulle cellule staminali e alla lotta contro questo tumore.

La tecnologia contro i tumori
La tecnica applicata dai ricercatori si basa su una tecnologia che ha portato Shin’ya Yamanaka a conseguire il premio Nobel nel 2007. Tale tecnica permette di trasformare le cellule del tessuto connettivo differenziate, i fibroblasti, in cellule staminali. Gli esperimenti hanno dimostrato la capacità di queste cellule di muoversi all’interno del cervello, individuando le cellule tumorali ed eliminandole selettivamente. Infatti, gli scienziati hanno comprovato come queste cellule staminali possono essere programmate per produrre una proteina che ‘uccide’ selettivamente le cellule del glioblastoma. A seconda dello stadio di avanzamento del tumore, della sua tipologia e dell’aggressività, i ricercatori sono riusciti ad allungare la sopravvivenza dei modelli murini sottoposti al trattamento con staminali dal 160% al 220%.

Il prossimo passo
Questo promettente studio avrà un seguito. La fase successiva sarà passare alle cellule staminali umane e testarle in combinazione un nuovo farmaco anticancro. I ricercatori dovranno anche pensare a un modo in cui fornire alle cellule una matrice fisica, che le supporti e le organizzi. Una struttura 3D è necessaria affinché le staminali sopravvivano abbastanza a lungo da distruggere tutte le cellule tumorali presenti.

Staminali: un importante patrimonio
Grazie ai continui passi avanti della scienza e della ricerca, le cellule staminali si profilano come un importante patrimonio da mettere al sicuro, così da mettere a punto nuove terapie e da impiegare in futuro nell’eventuale trattamento di patologie oggigiorno incurabili. Le staminali del cordone ombelicale possono essere raccolte al momento del parto e conservate presso strutture private o donate in strutture pubbliche. Le cellule staminali cordonali conservate privatamente, vengono crioconservate presso biobanche all’estero e in caso di necessità possono essere richiamate e usate, a oggi, nel trattamento di più di 80 diverse patologie. Anche le cellule staminali del cordone ombelicale possono essere convertite in cellule staminali neurali[2]. Le staminali cordonali possono essere conservate sia in banche pubbliche che in banche private.
Per maggiori informazioni sulla conservazione privata cordonale: www.sorgente.com/

Fonti:
1. Therapeutically engineered induced neural stem cells are tumour-homing and inhibit progression of glioblastoma - Juli R. Bagó, Adolfo Alfonso-Pecchio, Onyi Okolie, Raluca Dumitru, Amanda Rinkenbaugh, Albert S. Baldwin, C. Ryan Miller, Scott T. Magness & Shawn D. Hingtge
2. Direct Conversion of Cord Blood CD34+ Cells Into Neural Stem Cells by OCT4. Liao W, Huang N, Yu J, Jares A, Yang J, Zieve G, Avila C, Jiang X, Zhang XB, Ma Y. Stem Cells Transl Med. 2015 Jul;4(7):755-63. doi: 10.5966/sctm.2014-0289. Epub 2015 May 13.