20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Esami del sangue

Rapporto ApoB ApoA1. Valori normali, alti e bassi

Il rapporto tra le Apoproteine A e B come marker di rischio cardiovascolare. Ancora più attendibile dell’LDL/HDL. I valori normali, alti, bassi e le possibili cause.

Rapporto ApoB ApoA1
Rapporto ApoB ApoA1 Foto: Shutterstock

Il Rapporto ApoB/ApoA1 è considerato uno dei più innovativi e attendibili marker di rischio cardiovascolare. A quanto pare molto più affidabile del vecchio rapporto tra colesterolo LDL e HDL. La differenza di attendibilità, secondo recenti studi, sarebbe superiore di circa il 20%

Perché valutare il rischio cardiovascolare?
Conoscere con esattezza il reale rischio che una persona ha di andare incontro a un evento cardiovascolare acuto, può permettere al proprio cardiologo di modificare la terapia in maniera completamente personalizzata. Per esempio è consentito avere valori di colesterolo leggermente più elevati quando il rischio è ridotto. Mentre è tassativo averli molto bassi quando le probabilità di infarto sono altissime.

Apoproteine
Forse vi starete chiedendo cosa c’è dietro la sigla ApoB e ApoA1. Il termine apo è una contrazione di Apoproteine o Apolipoproteina. Come si evince dal nome, esse hanno una stretta relazione con le ormai famosissime lipoproteine. Le Apo, infatti, nient’altro sono che la parte proteica delle lipoproteine. Ne esistono di diverse classi - dalla A alla E - differenziate ulteriormente in sottoclassi. Ed ecco, quindi, l’origine del nome ApoA1 e ApoB. Queste ultime costituiscono le lipoproteine LDL e VLDL. È compito del fegato incorporare il colesterolo nelle VLDL, precursore delle LDL. In esse sono contenute le Apoproteine B che hanno lo scopo di distribuire correttamente il colesterolo nei vari tessuti, partendo al fegato. Al contrario, le HDL trasportano il colesterolo presente nei tessuti fino al fegato e contengono l’Apoproteina A (ApoA1). Questo processo inverso ha lo scopo di eliminare l’eccesso di colesterolo attraverso la bile, evitando così che si depositi nelle arterie. Da ciò si comprende l’importanza del rapporto tra una e l’altra Apoproteina.

  • In sintesi: Le Apoproteine sono la parte restante - proteica - di una lipoproteina dopo che è stata eliminata la sua parte lipidica (grassi).

Apoproteine B e valori alti
Come accennato in precedenza, numerosi studi scientifici hanno evidenziato come il rapporto delle Apo sia molto più attendibile del solo LDL/HDL. Quindi, poiché le ApoB si trovano nelle LDL, possiamo asserire che valori alti indicano un eccesso di lipoproteine aterogeniche e pertanto un più altro rischio cardiovascolare. Le mutazioni di apoB1 possono causare una condizione chiamata ipercolesterolemia familiare [7].

  • Valori normali di Apoproteina B
  • 35-100 mg/100 ml
  • oppure
  • 50 -150 mg/dL
  • Apoproteina B: le cause dei valori alti
  • Colesterolo alto
  • Problemi biliari
  • Disturbi renali
  • Gravidanza
  • Recettori LDL difettosi
  • Apoproteina B: le cause dei valori bassi
  • Assunzione di estrogeni
  • Problemi epatici

Apoproteine A e valori alti
Se da un lato bisognerebbe cercare di avere sempre valori bassi di Apoproteine B (ApoB), sarebbe auspicabile anche avere valori alti di Apoproteine A (ApoA1), direttamente collegata con il colesterolo HDL.

  • Valori normali di Apoproteina A
  • Donna: 115-220 mg/dl
  • Uomo: 110-190 mg/dl
  • Apoproteina A: le cause dei valori alti
  • Gravidanza
  • Alterazioni del peso corporeo
  • Uso di contraccettivi orali
  • Assunzione di
  • Statine
  • Sport intenso
  • Farmaci (fenobarbital, niacina)
  • Apoproteina A: le cause dei valori bassi
  • Problemi renali
  • Patologie del fegato
  • Disturbi biliari
  • Diabete
  • Obesità
  • Fumo
  • Assunzione di ormoni (androgeni, progestinici)
  • Farmaci Beta-bloccanti e diuretici

Rapporto ApoB/ApoA1 e valori normali
Il marker di rischio cardiovascolare è determinato dal rapporto ApoB/ApoA1 che dovrebbe rimanere in un range compreso fra lo 0,3 e lo 0,9 per i maschi e 0,8 per le femmine (sono possibili variazioni da laboratorio a laboratorio). Valori superiori indicano un rischio cardiovascolare che va interpretato dal proprio cardiologo.

  • Sapevi che…?
    Esiste una patologia chiamata Sindrome di Bassen Kornzweig. Si tratta di una malattia rara che non permette di assorbire i grassi attraverso l’intestino. La causa risiede in un difetto genetico che impedisce all’organismo di creare delle lipoproteine. Tra i vari test diagnostici, quindi, c’è anche la rilevazione dell’Apolipoproteina B.

L’attendibilità del rapporto ApoB/ApoA1
Da un recente studio condotto dal Population Health Research Institute e la McMaster University di Hamilton in Canada è emerso che «Il rapporto di ApoB / ApoA1 era superiore a qualsiasi dei rapporti di colesterolo per la stima del rischio di infarto miocardico acuto in tutti i gruppi etnici, in entrambi i sessi, e a tutte le età. Per tale motivo dovrebbe essere introdotto nella pratica clinica in tutto il mondo» [9].

Come si misura il rapporto ApoB/ApoA1
Il rapporto è identificabile tramite un semplice prelievo venoso. È preferibile farlo a digiuno se si è alla ricerca di altri marker, tuttavia va detto che il solo ApoB/ApoA1 non viene influenzato dall’assunzione di cibo. Nel sangue sono rilevabili due forme: ApoB48 rilasciata a livello dell'intestino tenue e ApoB100, rilasciata dal fegato.

  • [L'articolo è stato redatto con la consulenza scientifica del dottor Carlo Maggio, specializzato in cardiologia]

[1] Hypercholesterolemia - Genetics Home Reference

[2] Bassen-Kornzweig syndrome - MedLine Plus

[3] Apolipoprotein B100 - MedLine Plus

[4] Robinson JG. What is the role of advanced lipoprotein analysis in practice? J Am Coll Cardiol. 2012;60(25):2607-2615. PMID: 23257303.

[5] Abetalipoproteinemia - Genetics Home Reference

[6] Apo A - LabTest Online

[7] Apo B - LabTest Online

[8] BMC Med. 2010; 8: 34. Published online 2010 Jun 7. doi: 10.1186/1741-7015-8-34 PMCID: PMC2898678 Biomarkers in acute myocardial infarction Daniel Chan and Leong L N corresponding author.

[9] Lancet. 2008 Jul 19;372(9634):224-33. doi: 10.1016/S0140-6736(08)61076-4. Lipids, lipoproteins, and apolipoproteins as risk markers of myocardial infarction in 52 countries (the INTERHEART study): a case-control study. McQueen MJ, Hawken S, Wang X, Ounpuu S, Sniderman A, Probstfield J, Steyn K, Sanderson JE, Hasani M, Volkova E, Kazmi K, Yusuf S; INTERHEART study investigators.