Obbligatorietà vaccinazioni: per l’Aduc è una bufala, non esiste alcun obbligo
L’avvocato Emmanuela Bertucci, dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc) sostiene che il «Decreto legge sull’obbligatorietà dei vaccini con le nuove norme sull’inasprimento delle sanzioni non esiste». Ecco perché

ROMA – Secondo l’avvocato Emmanuela Bertucci, dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc), l’obbligatorierà delle vaccinazioni, che ha mandato in tilt Miur, scomodato il Ministro dell’Istruzione e sconvolto Asl e genitori, fatto scendere sul piede di guerra tutti i movimenti No Vax… in realtà non esiste. Così come non esiste il tanto discusso Decreto legge.
Tutti presi in giro?
«Ci siamo cascati tutti, c’è cascato perfino il Ministro dell’istruzione, che dice di avere in preparazione le circolari per le scuole con le indicazioni su come comportarsi – scrive la Bertucci in un suo comunicato – Ma la verità è che il decreto legge sull’obbligatorietà dei vaccini con le nuove norme sull’inasprimento delle sanzioni non esiste. Un decreto legge non viene emanato in conferenza stampa né con un comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri, ma entra in vigore con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. E questo decreto non è mai stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Almeno non finora, quindi è una bufala».
Si spera?
L’avvocato Bertucci non solo ritiene che il Decreto sull’obbligatorietà sia una bufala, ma spera vivamente che lo sia davvero. A suo dire, se tutto ciò fosse reale, «il ministro della Salute, il ministro dell’Istruzione e il presidente del consiglio sono degli irresponsabili: seminano il panico fra le Asl, nelle scuole e nelle famiglie».
Basta un annuncio?
Che si sia generato un po’ di caos dopo l’annuncio del Decreto è innegabile. Sono in molti a non aver capito cosa si dovrà fare ora e come. Il Decreto si presenta come una risposta al diffuso fenomeno del calo delle coperture vaccinali in Italia, alla disinformazione che corre sull’argomento vaccini, e anche all’insorgere di epidemie che si pensava non dovessero più presentarsi – vedi i casi di morbillo o, in parte, anche di meningite. Secondo la Bertucci delle spiegazioni sarebbero gradite: «si ritiene che l’obbligo sia sufficiente e non occorrano ulteriori spiegazioni. Che non occorra, in fondo, nemmeno che il decreto sia pubblicato in Gazzetta ufficiale: è sufficiente annunciarlo...».
Di chi è la colpa?
«Il comportamento, gravissimo, del Governo – incalza la Bertucci – mostra in modo ancor più evidente di chi è la colpa del calo delle vaccinazioni in Italia. Troppo semplicistico puntare il dito contro le bufale in Rete, contro le lauree in medicina prese chiedendo a Google e contro i no vax. Troppo deresponsabilizzante e comodo. Ci sono precise responsabilità istituzionali derivanti dall’assenza di adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione (parrebbe programmate dal 1 giugno 2017 in poi, potremmo definirle eufemisticamente intempestive). Negli ultimi quindici anni ce ne sono state solo due, nel 2004 e nel 2012. L’unica vera arma che abbiamo è l’informazione, corretta, approfondita, ragionata – conclude l’avvocato – E il principale strumento giuridico in uno Stato di diritto è il principio di legalità. Dal 19 maggio a oggi non sono stati rispettati né l’uno né l’altro».
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