16 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Mamme e papà

Il segreto dell’(in)felicità? È dare ai figli tutto ciò che desiderano

Voler donare la felicità ai propri figli è un istinto innato. Ma attenzione a ciò che si offre loro. Potremmo ottenere l’effetto opposto

Il segreto della felicità
Il segreto della felicità Foto: Shutterstock

Essere genitori è forse il mestiere più complicato e difficile. Spesso abbiamo la facoltà di scegliere cosa dare, dire o fare con i nostri figli. Ma c’è un’altissima probabilità di fare la scelta sbagliata. Come fai sbagli è quindi il motto più adatto a mamme e papà. Quello che forse non comprendiamo è che gran parte dei nostri errori derivano dall’amore che proviamo per i nostri figli.

Un gesto naturale
Abbracciare il piccolo al primo pianto. Fargli ritornare il sorriso quando qualcosa è andato storto… in due parole: far di tutto per renderlo felice. È questo che cerchiamo di fare ogni giorno da quando il nostro piccolo è venuto alla luce. Si tratta di un gesto splendido e naturale per qualunque mamma (e papà). Ma siamo davvero sicuri che stiamo agendo a fin di bene?

Non confondere l’affetto con gli oggetti materiali
Stare sempre accanto a bambini e ragazzi in preda a un momento difficile non è solo un dovere, è un gesto innato che non dovrebbe mai mancare in una casa. Chi non vorrebbe cancellare le lacrime dal viso del proprio figlio? O chi non avrebbe il desiderio di vedere i propri piccoli sorridere ogni momento della loro vita? Purtroppo nessuno di noi ha il potere di farlo per sempre. Ma è importante non confondere l’affetto, la vicinanza, le parole di conforto, con doni e oggetti materiali.

Mamma, lo voglio!
L’erba voglio non cresce neppure nel giardino del re dicevano un tempo i nostri nonni. E sarebbe bene che lo ripetessimo anche ai nostri figli. Accontentarli a tutti i costi, dandogli ciò che ci chiedono magari anche in un momento in cui non lo meritano affatto, non è fargli del bene. È chiaro che qualunque genitore ha la tendenza a farsi intenerire dalle loro richieste. È impagabile il sorriso che ci fanno non appena ricevono ciò che avevano desiderato. Ma forse dovremo chiederci: gli stiamo davvero regalando una piccola fetta di felicità?

La felicità sta nell’equilibrio
Come sempre ci vuole equilibrio. Non avere mai niente di ciò che si desidera può essere deleterio per un bambino, ma anche l’opposto. Se a ogni desiderio – specie se materiale – il bambino o l’adolescente viene accontentato dopo qualche anno sarà letteralmente stufo della vita. Eppure noi adulti dovremmo saperlo bene: la felicità sta nel desiderare qualcosa. Alzi la mano quanti di voi sono rimasti felici tanto tempo dopo aver ricevuto ciò a cui tanto anelavano? Sono passate due ore? Due giorni? Due mesi? Poi tutto è tornato esattamente come prima. La felicità, allora, sta nel desiderare o nel possedere?

Che noia!
Chi ha avuto tanto dalla vita può testimoniarlo: non c’è niente di più noioso al mondo che avere tutto ciò che si chiede a ogni capriccio. Con il passare del tempo non si hanno più obiettivi, non si mira alla crescita, ma si è terribilmente annoiati da tutto ciò che ci circonda.

Cos’è la felicità?
Se vostro figlio vi ponesse questa domanda, voi sareste in grado di rispondergli? Potreste forse asserire che è avere una bella casa, una super macchina o uno splendido vestito? La serenità (vera) significa trovare l’equilibrio con in noi stessi ed essere in pace con il mondo esterno. Nient’altro. Se poi noi e i nostri figli possiamo avere a disposizione degli strumenti che ci permettono di fare nuove esperienze, divertirci e avere la vita più facilitata ben venga. Ma non pensiamo – neppure per un attimo – di regalare la felicità ai nostri figli dando loro tutto. Piuttosto cerchiamo di sottolineare i bei momenti passati insieme: insegniamo a sentire il calore degli abbracci, la forza delle nostre mani protettive, la bellezza di una parola amica, la semplicità di ricevere un biglietto d’auguri. Questa è la vera felicità. Un dono che potranno tenere dentro il proprio cuore tutta l’eternità. E nessuno potrà mai rubarglielo.