Pomeriggio stancante in ufficio? Tre rimedi che ti ridanno la carica
Dopo pranzo è facile avere un calo di rendimento: per evitare di affidarsi sempre alla caffeina ci sono alternative semplici, naturali, efficaci. Ecco quali sono
All’arrivo in ufficio molti sono ancora assonnati; altri sono nel pieno della loro energia. Ma dopo pranzo la maggior parte di noi assiste a un vero e proprio calo di rendimento. Ecco tre semplici metodi per lavorare bene, rendere al massimo e finire prima.
Usa una lampada colorata
Sempre più studi confermano i potenti effetti della luce sul corpo umano. In particolare, pare che quella blu e rossa possano svolgere un ruolo positivo durante lo studio o il lavoro. I fotorecettori umani sembrano raggiungere il massimo della loro attività quando la luce è a 460 nanometri, frequenza che noi percepiamo come un colore blu intenso. Secondo uno studio condotto dalla Mid Sweden University, il colore blu avrebbe la virtù di migliorare vigilanza e concentrazione, alla stregua di un caffè – evitando però i possibili effetti collaterali della bevanda. Per ottenere l’effetto positivo, sono sufficienti pochi secondi (troppo tempo potrebbe causare iperattività). D’altro canto subito dopo si può beneficiare della luce rossa: secondo l’University of British Columbia, il colore rosso nel luogo di lavoro aumenta la memoria e le prestazioni cognitive.
Ascolta la musica che ami
Ti basta uno smartphone e delle cuffiette Bluetooth. La sera prima carica la tua scheda SD con tutte le canzoni che ami e l’indomani, non appena averti un calo di rendimento, ascolta quella che preferisci. A suggerirlo è un neuropsicologo, presidente della Mindlab International. Secondo i suoi studi, ascoltare musica durante l’orario di ufficio aumenta la produttività e l’attenzione.
Prendi un po’ di sole
Ovviamente non vi stiamo consigliando di prendere lettino, telo mare e abbronzarvi sulla terrazza dell’ufficio – anche se per molti la proposta sarebbe allettante. Vi stiamo proponendo di prendere pochissimi minuti di luce all’aria aperta. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Sleep Medicine, infatti, i raggi della nostra stella ci aiutano a migliorare il metabolismo, l’umore e la vigilanza. Ottima strategia, quindi, per chi soffre di sonnolenza post-prandiale. Se il sole non c’è non preoccupatevi, parte dei raggi riescono a eludere i fitti filtri delle nuvole.