19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Mode pericolose

Sui social impazza «Eraser challenge», la follia di cancellare la pelle fino a sanguinare

L’ultima follia social, l’eraser challenge che prevede l’uso di una gomma per cancellare passata sulla pelle fino a provocarsi lacerazioni e ferite che possono anche infettarsi. Ma chi è così pazzo da accettare la provocazione?

STATI UNITI – Lo scorso 3 marzo, sulla pagina Facebook della scuola media ‘East Iredell Middle School’ di Statesville, nella Carolina del Nord è apparso un post in cui si faceva riferimento a una pericolosa moda che sta dilagando tra gli studenti. È la ‘Eraser Challenge’, la ‘sfida’ a chi riesce per più tempo a passarsi una gomma da cancellare sulla pelle. Ma i risultati sono raccapriccianti.

Danni anche gravi
Quello che forse non sanno i ragazzini che si cimentano in questa follia senza senso è che la pelle nel può subire dei gravi danni. Le lacerazioni, le ferite e perfino le ustioni che provoca lo sfregamento della gomma possono anche provocare delle pericolose infezioni.

La sfida
In cosa consiste questa ‘challenge’? Secondo quanto riportato dalla scuola bisogna sfregarsi la pelle con una gomma da cancellare abrasiva e resistere più che su può. Il tutto mentre si declamano frasi ripetitive o si elencano le lettere dell’alfabeto. Chi resiste per più tempo al dolore, e sfoggia anche una ferita più grande, ‘vince’. A essere coinvolti sono i ragazzini delle scuole medie di primo grado, con un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni, i quali poi postano le loro prodezze sui vari social come Instagram, Facebook e così via.

Altro che coraggiosi!
L’hanno definita una challenge, o sfida appunto. Ma secondo gli psicologi che mettono in guardia dal fenomeno, «più che una sfida tra ragazzini che si ritengono coraggiosi e ‘duri’, chi si sottopone a questa tortura denota soprattutto una forte depressione, mal di vita esistenziale». E in effetti, un tale comportamento da autolesionisti, secondo gli esperti probabilmente nasconde problemi di vita che vanno affrontati: cosa che stanno ora prendendo in serio esame psicologi, dirigenti scolastici e genitori.