29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Farmaci

Omeopatia: i farmaci omeopatici non funzionano. Negli Usa si dovrà scriverlo a chiare lettere sulle etichette

Polemiche sull’efficacia o meno dell’omeopatia da sempre in tutto il mondo. Ma negli Stati Uniti non hanno più dubbi: «I farmaci omeopatici non funzionano», e sarà obbligatorio scriverlo sulle etichette dei prodotti

Omeopatia, secondo gli Usa non funziona
Omeopatia, secondo gli Usa non funziona Foto: Shutterstock

STATI UNITI – La decisione dell’agenzia americana di tutela del consumatore, la Federal Trade Commission, farà certamente discutere. Ma per qualcuno è una vittoria. Secondo quella che è un’intenzione di informare e mettere il consumatore sull’avviso, il messaggio è tuttavia chiaro. L’omeopatia è ‘acqua fresca’, un concetto già più volte ribadito da scienziati italiani come per esempio il prof. Silvio Garattini dell’Istituto Mario Negri di Milano, che nel suo libro «Tutto quello che bisogna sapere sull'omeopatia» (ed. Sironi) affermava chiaramente che l’omeopatia non funziona, anticipando di fatto l’avviso che comparirà sulle etichette dei farmaci omeopatici in Usa: «I farmaci omeopatici non funzionano».

A chiare lettere
Un po’ come per i pacchetti di sigarette che recano a chiare (e grandi) lettere che il ‘fumo uccide’, anche i farmaci omeopatici dovranno riportare la dicitura che non funzionano o comunque sono inefficaci. In sostanza, tutti i prodotti realizzati in base ai principi dell’omeopatia, che si tratti di granuli, gocce, pomate e via discorrendo, dovranno riportare obbligatoriamente l’avvertenza: «non ci sono prove di efficacia». Per cui non è detto che funzionino e, anzi, s’instilla anche il dubbio che si possano buttare i propri soldi.

Non ci sono prove
La decisione della Federal Trade Commission si basa in sostanza sul fatto che non vi sarebbero prove scientifiche di efficacia dell’omeopatia. E che quanto si asserisce oggi è basato soltanto su teorie. Nella nota della Commissione si sottolinea infatti «che per la maggior parte dei farmaci omeopatici le prove di efficacia si basano solo su teorie tradizionali, e non ci sono studi validi che utilizzino il metodo scientifico tradizionale. Pertanto le affermazioni per questi prodotti spesso possono confondere». A ricadere nel provvedimento sono tutti quei prodotti non prescritti dal medico ma che nelle intenzioni si utilizzano per curare delle malattie o malesseri vari, che tuttavia «si risolvono da soli, senza un trattamento particolare», si legge nella nota FTC.

La scienza è sempre stata scettica
Nonostante gli studi e gli esperimenti condotti da Hahnemann, il padre dell’omeopatia, il mondo scientifico è sempre stato scettico nei confronti dell’omeopatia. Il motivo principale, detto in poche parole, è che un rimedio così diluito non contiene più tracce della sostanza che dovrebbe ‘curare’, per cui non può avere un’azione sulla malattia o sul corpo malato. Come detto, si tratterebbe dunque soltanto di ‘acqua fresca’. Per cui, secondo la FTC, il consumatore deve essere informato di questo. «L’Ftc ha da tempo riconosciuto che le affermazioni di marketing possono contenere informazioni aggiuntive – prosegue la nota – Un’affermazione su un farmaco omeopatico potrebbe non essere fuorviante se comunica che non ci sono evidenze scientifiche che il prodotto funziona e che le affermazioni sull’efficacia si basano solo su teorie del 1700 che non sono state accettate dalla maggior parte degli esperti moderni».

I prodotti interessati
I prodotti omeopatici interessati dal provvedimento sono quelli già autorizzati dalla FDA americana, e che possono essere commercializzati anche se non sono supportati da evidenze scientifiche, come accade in genere per quelli allopatici (o tradizionali). In Italia i seguaci dell’omeopatia sono molti, ma i dati in merito sono contrastanti: da un lato le aziende del settore parlano di un 20% della popolazione che sceglie le ‘medicine dolci’, mentre dall’altro l’ISTAT sostiene che siano poco più del 4% gli italiani che si rivolgono all’omeopatia. In mezzo alle battaglie sui numeri si inseriscono i cittadini i quali, alla fine, sono gli unici che possono dire se, dopo averli provati, i farmaci omeopatici funzionano – almeno su se stessi.