29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Salute

Artrite reumatoide, le terapie biologiche possono proteggere contro la deformazione delle ossa

Un intervento sia tempestivo che aggressivo con i farmaci biologici ha mostrato di essere efficace nel proteggere le ossa dalla progressiva perdita di densità e dalla deformazione, tipiche dell’artrite reumatoide

Artrite reumatoide, intacca la densità delle ossa
Artrite reumatoide, intacca la densità delle ossa Foto: Shutterstock

ROMA – Una tra le caratteristiche dell’artrite reumatoide è la perdita di densità ossea e la deformazione. Un problema che ha serie e gravi ripercussioni sulla vita dei malati, ma una revisione condotta dall’International Osteoporosis Foundation (IOF) Chronic Inflammation and Bone Structure (CIBS) Working Group, mostra che con l’ausilio di farmaci biologici DMARD è possibile fermare questo processo.

L’effetto dell’infiammazione
Dietro alla perdita ossea ci sarebbe l’infiammazione indotta dalla malattia, come ribadito dal dottor Cristiano Zerbini, Direttore del Centro Paulista de Investigação Clinica (CEPIC) a San Paolo, in Brasile: «La perdita ossea è uno degli effetti più dannosi indotti dall’infiammazione cronica nonché da farmaci presi per trattare l’artrite reumatoide, come glucocorticoidi. È quindi importante ottenere una migliore comprensione di quali farmaci usare per trattare pazienti con infiammazione cronica che abbiano meno probabilità di avere un impatto negativo sulla salute delle ossa».

Ma non solo
L’infiammazione cronica, effetto anche dell’azione del sistema immunitario, non è tuttavia la sola causa della perdita ossea progressiva. Vi sono infatti altre condizioni correlate a questa, come l’anoressia, la malnutrizione, atrofia muscolare, la cachessia e la depressione – che si ritengono direttamente o indirettamente correlate all’infiammazione cronica. Ma anche la riduzione della capacità funzionale e la mancanza di esercizio fisico associata a dolore e deformità articolare, contribuiscono ulteriormente alla perdita di massa ossea progressiva, sottolineano i ricercatori. A tutto ciò si sommano gli effetti negativi dei farmaci corticosteroidi, utilizzati per il trattamento dell’artrite reumatoide (o AR).

Ridurre l’infiammazione
Dallo studio è emerso che agire con trattamenti precoci e ‘aggressivi’ con i farmaci biologici DMARD era maggiormente efficace e più rapido nel ridurre i livelli di infiammazione e arrestare la progressiva perdita di tessuto osseo. Terapie mirate alle citochine specifiche e le loro vie di segnalazione con DMARD biologici, possono proteggere lo scheletro e dovrebbero essere introdotte al più presto possibile, ritengono i ricercatori. «Anche se diversi studi hanno riportato le azioni favorevoli delle terapie biologiche in materia di protezione delle ossa, è chiaro che ci sono ancora bisogni insoddisfatti per la ricerca sulle loro azioni circa il rischio di fratture ossee nei pazienti con artrite reumatoide – ha sottolineato la prof.ssa Patricia Clark, responsabile di Epidemiologia Clinica, Ospedale Infantil de Mexico, Città del Messico – Nel frattempo, si raccomanda che tutti i medici curanti l’AR rimangono vigili sul rischio di perdita ossea e fratture nei pazienti. Per molti di questi pazienti ad alto rischio, è importante che sia considerato il trattamento dell’osteoporosi per ridurre il rischio di frattura».