30 luglio 2025
Aggiornato 15:00
Sessualità

La luce intensa aumenta la soddisfazione sessuale, specie maschile

Uomini con problemi sessuali, come per esempio uno scarso desiderio, secondo una ricerca italiana possono ottenere maggiore soddisfazione sessuale quando esposti a una luce intensa

SIENA – I ricercatori dell’Università di Siena hanno scoperto che un aiuto ai maschi che hanno problemi sessuali può venire dalla luce. Un’esposizione alla luce intensa, infatti, pare possa far aumentare in modo significativo la soddisfazione sessuale, in particolare negli uomini che soffrono di uno scarso desiderio.

La scatola che aiuta
Il dottor Andrea Fagiolini e colleghi hanno scoperto che la cosiddetta ‘scatola luminosa’, simile a quella utilizzata nel trattamento di alcune forme di depressione, può essere d’aiuto in caso di problemi sessuali. Nello specifico, l’uso di questa scatola negli uomini fa aumentare i livelli di testosterone, l’ormone sessuale maschile. La conseguenza è stata una maggiore soddisfazione con il sesso.

Lo studio
Per valutare gli effetti dell’esposizione alla luce sui disturbi di natura sessuale, i ricercatori hanno reclutato 38 uomini a cui erano stati diagnosticati disturbi che provocano una mancanza di interesse per il sesso. Suddivisi a caso in due gruppi, una metà di partecipanti è stata trattata con una scatola luminosa, mentre l’altra metà è stata trattata con una scatola luminosa adattata che emetteva molta meno luce. Tutti i partecipanti sono poi stati trattati con la luce per mezz’ora al mattino presto, per due settimane.

I risultati
Dopo le due settimane di trattamento, quando i volontari sono stati di nuovo sottoposti ai test di soddisfazione sessuale, gli appartenenti al gruppo esposto alla luce intensa hanno visto triplicare i loro punteggi di soddisfazione sessuale, mentre i punteggi del gruppo di controllo rimasti più o meno gli stessi. Oltre a ciò, i ricercatori hanno anche scoperto che i livelli di testosterone erano aumentati negli uomini sottoposti al trattamento di luce intensa. nello specifico, l’ormone era aumentato da circa 2,1 ng/ml a 3,6 ng/ml. Nel gruppo di controllo non vi era stato invece alcun aumento. Secondo il prof. Fagiolini, l’aumento dei livelli di testosterone potrebbe spiegare il maggior grado di soddisfazione sessuale segnalato dai partecipanti. «Nell’emisfero settentrionale – ha spiegato il prof. Fagiolini – la produzione di testosterone del corpo diminuisce naturalmente da novembre fino ad aprile e poi aumenta costantemente attraverso la primavera e l’estate con un picco nel mese di ottobre. Si vede l’effetto di tutto questo nel tasso di riproduzione, con il mese di giugno che mostra il più alto tasso di concepimento. L’uso della light box [scatola di luce] imita davvero quello che fa la natura».

La ‘light box’
La scatola di luce, o light box, si utilizza in terapia per imitare l’esposizione alla luce naturale solare. Dentro questa scatola vi sono dei tubi fluorescenti molto luminosi: di solito almeno 10 volte l’intensità delle luci di casa. Il trattamento è in genere impiegato per curare il disturbo affettivo stagionale (o SAD). Un paziente di solito si siede vicino alla scatola di luce, e questa emette la luce che deve raggiungere la parte posteriore dell’occhio – non si deve fissare direttamente la luce perché questo potrebbe danneggiare la vista. Il messaggio luminoso raggiunge l’area del cervello che controlla sonno, appetito, desiderio sessuale, temperatura corporea, umore e attività. Dagli studi compiuti in merito è emerso che alcune persone pare necessitino di molta più luce di altri affinché il proprio organismo funzioni normalmente. Un’altra possibile causa che ha promosso la produzione di testosterone, secondo i ricercatori, è la possibile inibizione della ghiandola pineale da parte della luce intensa.

La mancanza di desiderio sessuale
A oggi, la mancanza di desiderio sessuale è trattata con iniezioni di testosterone, antidepressivi e altri farmaci – oltre alla consulenza psicologica e sessuale. La terapia della luce si pone dunque come un’alternativa ai trattamenti farmacologici, che presentano maggiori effetti collaterali. Sono tuttavia necessari altri studi più approfonditi, prima di prescrivere questa terapia. I risultati dello studio sono stati presentati al Congresso dell’European College of Neuropsychopharmacology (ECNP) di Vienna.