12 ottobre 2025
Aggiornato 09:00
Medicina

Sla, allarme dei medici: i malati aumenteranno del 32%. Più colpite le donne

La Sla, o Sclerosi laterale amiotrofica, diviene sempre più una minaccia cui correre ai ripari nel più breve tempo possibile. L’allarme è chiaro: tra poco più di vent’anni, nel 2040, i casi aumenteranno del 32%. Più colpite le donne con un +40%. E a oggi non c'è cura

ROMA – E’ allarme per una malattia spesso dimenticata o di cui si parla poco. La SLA, o sclerosi laterale amiotrofica, tuttavia prosegue la sua corsa e miete sempre più vittime. A dimostrarlo è anche uno studio condotto dal professor Adriano Chiò, responsabile del Centro Sla dell’ospedale Molinette di Torino e dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con il dottor Bryan Traynor, dei National Institutes of Health di Bethesda (Usa), secondo il quale nel 2040 i malati di Sla aumenteranno del 32%. E a essere le più colpite saranno le donne con un +40%.

Già centinaia di migliaia i casi
Nel 2015 sono stati registrati circa 200mila casi di Sla, ma le previsioni parlano di oltre 370mila malati tra poco più di vent’anni, con un incremento percentuale medio del 32% – una cifra significativamente alta e preoccupante. Anche perché, a oggi, non esiste cura. Nello specifico, i ricercatori ritengono che in Europa l’aumento si attesterà sul 20%, passando da 28mila a 35mila casi, con un aumento che interesserà le donne passando da 13 mila a 16 mila casi. Negli Stati Uniti si prevede un aumento del 35% (da 21mila a 30mila casi). Le cose si mettono peggio in Asia con la Cina che potrà registrare un aumento dei casi del 50% (da 20mila a 32mila casi) e in Africa con un aumento limite del 100%.

I dati regionali
Secondo i dati acquisiti dal 2005 al 2015 dal Registro regionale per Sla di Piemonte e Valle d’Aosta, il numero di casi di Sla è aumentato da 125 casi in media all’anno nel decennio 1995-2004 a circa 145 casi all’anno nel decennio 2005-2015. Come accennato, è stato osservato un aumento soprattutto tra le donne che, al contrario, in passato erano meno colpite rispetto agli uomini. In Italia si prevede che, in media i nuovi casi di Sla passeranno da 1.800 a 2.300 all’anno nel 2040.

La SLA
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), nota anche come ‘Morbo di Lou Gehrig’, da un giocatore di baseball colpito dalla malattia nel lontano 1939. E’ una patologia neurodegenerativa, che intacca le cellule nervose cerebrali e quelle del midollo spinale. Queste cellule, o motoneuroni, permettono i movimenti della muscolatura volontaria. Una volta compromesse, causano disfagia, cioè la perdita progressiva e irreversibile della capacità di deglutizione; disartria o difficoltà nell’articolare le parole e nel controllo dei muscoli scheletrici che diviene una paralisi con estensione variabile. L’estrema conseguenza è una compromissione dei muscoli respiratori che necessità di ventilazione assistita, ma che in seguito porta alla morte. I pazienti restano tuttavia sempre coscienti, poiché la Sla in generale non altera le funzioni cognitive e sensoriali – a parte una piccola percentuale che sviluppa una forma di demenza frontotemporale. Al momento non ci conosce con certezza la causa né esiste una cura definitiva.