29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Oncologia

Cancro, un nuovo trattamento lo può annientare in sole due ore

Gli scienziati americani hanno sviluppato un trattamento che può uccidere i tumori in sole due ore. La tecnica prevede l’uso di un fascio di luce ultravioletta

Cancro, un nuovo trattamento uccide le cellule del tumore in sole due ore
Cancro, un nuovo trattamento uccide le cellule del tumore in sole due ore Foto: filipefrazao Adobe Stock

SAN ANTONIO - I ricercatori dell’Università del Texas a San Antonio (Usa) hanno sviluppato un nuovo trattamento non invasivo che può uccidere le cellule cancerose in sole due ore. Una rivoluzione nella cura dei tumori.

Addio chemioterapia?
La tanto discussa chemioterapia, a causa dei numerosi effetti collaterali, potrebbe un giorno essere sostituita da un nuovo trattamento che utilizza la luce ultravioletta. Il dottor Matthew Gdovin, biologo, ha testato con successo su modello animale il nuovo metodo, che potrebbe essere d’aiuto nei casi che non rispondono alle cure o con tumori difficili da raggiungere in altri modi, così come i bambini. Durante lo studio, Gdovin e colleghi hanno osservato gli effetti sul cancro al seno triplo negativo, uno dei più aggressivi e difficili da curare. Effetti positivi già dopo un solo trattamento.

Come funziona
Il nuovo trattamento prevede l’iniezione di una sostanza chimica chiamata nitrobenzaldeide direttamente nel tumore, che poi va a diffondersi all’interno del tessuto colpito. Dopo di che, quest’area viene ‘illuminata’ da un fascio di luce ultravioletta. Questa luce rende le cellule cancerose molto acide e le induce al suicidio. Basta una sola procedura, e nel giro di due ore muoiono il 95% delle cellule tumorali. «Anche se ci sono molti diversi tipi di tumori - ha spiegato il prof. Gdovin - l'unica cosa che hanno in comune è la loro suscettibilità a questo suicidio cellulare indotto». A differenza della chemioterapia, che colpisce indistintamente cellule malate e cellule sane, questo nuovo trattamento colpisce soltanto il tumore.

Nuovi test
Dopo il successo su modello animale, ora l’équipe del prof. Gdovin sta testando la nuova cura su cellule tumorali resistenti ai farmaci, in modo da rendere ancora più efficace la terapia. Lo scienziato americano ha sottolineato che il nuovo trattamento potrà renderci meno dipendenti dalla chemioterapia e soprattutto potrà essere l’ideale per tutti quei tipi di cancro per cui la diagnosi è molto scarsa o infausta. I risultati completi dello studio sono stati pubblicati su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).