29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Cervello e memoria

Per migliorare la memoria nello studio aspetta quattro ore e fai attività fisica

Una pausa di almeno quattro ore, seguita da attività fisica, aiuta a rilasciare potenti neurotrasmettitori che aiutano a fissare le informazioni a livello cerebrale

EDIMBURGO – C’è chi pensa che solo stando ore e ore chinato sui libri di scuola si possa apprendere nel migliore dei modi. Ma uno studio pubblicato su Current Biology ribalta totalmente quest’idea. Il miglior modo per apprendere è studiare, fare una pausa, e poi andare in palestra.

Il merito è dell’esercizio fisico
L’attività fisica, lo sappiamo tutti, è fondamentale per il benessere di corpo e mente. E, indubbiamente, anche per l’apprendimento. Ciò che ancora non ci era chiaro, però, è che andrebbe eseguita al momento giusto in maniera da 'fissare' al meglio le informazioni con cui abbiamo appena avuto a che fare. E il periodo giusto, a detta degli scienziati, è a poca distanza dallo studio.

Lo studio
Durante la ricerca, condotta in collaborazione con l'Università della Scozia a Edimburgo, si sono coinvolte 72 persone divise in vari gruppi. Tutti dovevano comprendere e tenere bene a mente un compito che era stato loro stato assegnato. Uno gruppo di partecipanti doveva utilizzare, subito dopo, delle biciclette da spinning per mezz’ora. Il secondo gruppo doveva attendere almeno quattro ore prima di fare attività fisica, mentre l’ultimo gruppo non doveva eseguire alcun esercizio.

Il test due giorni dopo
Solo due giorni dopo, tutti i partecipanti dovevano eseguire un test della memoria per verificare il livello di apprendimento. Il gruppo che ha ottenuto i migliori risultati è stato quello che ha praticato attività fisica attenendo quattro ore dallo studio. Ciò ha portato gli scienziati a pensare che l’attività è benefica per migliorare la memoria, ma solo se viene eseguita a distanza di quattro ore dallo studio. Tra il lavoro dello studente e l’attività fisica, a quanto pare, ci vuole un po’ di tempo di riposo affinché le nozioni si fissino a livello cerebrale. Ovviamente non sono state testate pause intermedie. Potrebbe anche essere che due ore di pausa siano più che sufficienti.

Tutto merito dei neurotrasmettitori
L’esercizio fisico sembra aumentare di molto il rilascio di potenti neurotrasmettitori come la dopamina e la noradrenalina che pare siano direttamente coinvolti con il consolidamento della memoria. Forse è esto il motivo – ipotizzano gli studiosi – per cui fare attività fisica nelle ore successiva ha aiutato a fissare al meglio le informazioni acquisite? «Queste proteine aiutano a stabilizzare le nuove tracce di memoria, che altrimenti andrebbero perse. L'esercizio fisico è alla base di questa sequenza, perché è accompagnata dal rilascio di dopamina e noradrenalina», ha dichiarato il dottor Guillen Fernandez, professore di neuroscienze cognitive presso la Radboud University Medical Center in un’intervista rilasciata al The Huffington Post. Il ricercatore ritiene che sia necessario un esercizio fisico a media intensità affinché ciò accada ma che, indubbiamente, sono necessari altri studi che approfondiscano questa affascinante teoria.