29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Sesso

Calo del desiderio nella donna, perché?

Il problema del calo del desiderio, o di mancanza della libido, interessa molte donne. Ma perché accade ciò? A cosa può essere dovuto e come rimediare? Lo spiega la sessuologa

Calo del desiderio sessuale
Calo del desiderio sessuale Foto: Shutterstock

TORINO – Sono molte le donne, specie al giorno d’oggi, ad accusare problemi sessuali. Tra i diversi, c’è la mancanza di libido o calo del desiderio sessuale – che invece dovrebbe essere presente. Cosa accade e perché? Lo abbiamo domandato alla sessuologa, dott.ssa Monica Cappello, di Torino.

Sono molte le donne a soffrire di calo del desiderio?
«Un crescente numero di donne accusa questo problema, riconosciuto a livello medico come Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo – spiega la dott.ssa Cappello – Uno studio recente ha dimostrato che quasi un terzo delle donne tra i 18 e i 59 anni ha perso interesse rispetto alla vita sessuale.

Cosa si può fare in questi casi?
A differenza della disfunzione erettile degli uomini – sottolinea Monica Cappello – la soluzione non è semplice: i più grandi disturbi sessuali femminili derivano dalla combinazione di fattori fisici e mentali e non ci sono pillole o farmaci risolutivi».

Che cos’è il calo del desiderio sessuale?
«Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, DSM IV, il disturbo consiste nella mancanza di fantasie sessuali e di desiderio di attività sessuale persistente o ricorrente, nell’evitare volontariamente il contatto genitale con un partner – spiega la sessuologa – Durante i rapporti sessuali le donne incontrano anche un disturbo dell’eccitazione, con incapacità di raggiungere o di mantenere un’adeguata risposta agli stimoli attraverso la lubrificazione e la tumescenza durante il rapporto».

Cosa accade in questi casi?
«E’ importante riconoscere che le cose cambiano nel tempo, e che molto spesso le donne pagano il prezzo degli sbalzi ormonali, dello stress da lavoro e delle relazioni difficili – fa notare la dott.ssa Cappello – Il calo del desiderio sessuale coinvolge fattori psicologici e rapporti interpersonali: la nascita di un figlio, l’insoddisfazione emotiva per la relazione in corso o per le prestazioni del partner, sono elementi che si intromettono in modo negativo nella sfera sessuale femminile».

Il fisico c’entra?
«Anche la fisiologia dà il suo contributo – conferma la sessuologa – il picco di testosterone, che influisce sulla spinta sessuale, è massimo quando si hanno 20 anni, ma è destinato a diminuire fino a un crollo drammatico con la menopausa. Inoltre, alcune condizioni patologiche, come depressione, endometriosi, fibromi, disfunzioni tiroidee, hanno un impatto negativo sulla sessualità femminile sia nel decorso sia nel trattamento, ma anche l’assunzione di contraccettivi orali o di antipertensivi condiziona il desiderio sessuale».

La terapia sessuale può essere utile?
«La terapia sessuale, condotta da Psicologi, Esperti in Sessuologia Clinica, viene proposta non solo a livello individuale ma anche alla coppia, insegnando tecniche ed esercizi (mansioni da fare a casa), utili a sviluppare una maggiore intesa e complicità tra i partner, fattori importanti per innalzare il livello della libido, favorendo una più alta eccitazione, che risulta fondamentale per il raggiungimento dell’orgasmo», conclude la dott.ssa Monica Cappello.