17 settembre 2024
Aggiornato 10:30
Lo studio

Sesso orale, si rischia davvero il cancro da HPV

Gli scienziati dell’Albert Einstein College of Medicine hanno trovato che fare sesso orale, prendendosi il papillomavirus umano o HPV, aumenta di ben il 22 per cento le probabilità di sviluppare un cancro alla testa e collo, o altri tumori in bocca e gola

NEW YORK ─ Sono sempre più le prove a sostegno del collegamento tra sesso orale, virus HPV-16 (papillomavirus umano) e cancro ─ in particolare il cancro a testa e collo, o gola. Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine ha mostrato che quando questo virus è presente nella bocca delle persone, queste hanno ben il 22 per cento di probabilità in più di sviluppare il cancro della testa e del collo.

Nuove conferme
Lo studio, condotto dai ricercatori Ilir Agalliu e Robert D. Burk dell’AECM, conferma dunque il già supposto collegamento tra HPV-16 e cancro di testa e collo e quelli orofaringei. I tumori orofaringei comprendono i tumori della parte centrale della gola, tra cui il palato molle, la base della lingua e le tonsille. Il lavoro degli scienziati statunitensi si attesta però come il primo a dimostrare definitivamente che la presenza di HPV-16 nella cavità orale precede lo sviluppo di tumori orofaringei ─ sebbene il papillomavirus umano sia anche responsabile per la maggior parte dei cancri cervicali.

Molti dati a supporto
Sono molti i dati raccolti a supporto di questa tesi. Lo studio ha infatti coinvolto quasi 97mila persone, che facevano parte di due grandi studi prospettici nazionali. All’inizio degli studi, i partecipanti non presentavano tumori, e hanno fornito campioni di collutorio utilizzati per individuare la presenza del virus HPV-16. Nel corso di una media di quasi quattro anni di follow-up, sono stati registrati 132 casi di cancro della testa e del collo. L’analisi dei dati ha incluso anche la verifica con un gruppo di controllo di 396 soggetti sani, ossia tre soggetti di controllo per ciascun caso. Durante il periodo, i campioni di collutorio sono stati analizzati per identificare la presenza di diversi tipi di HPV orali.

I risultati
I risultati delle analisi hanno mostrato in modo inequivocabile che le persone con HPV-16 nei loro campioni di collutorio avevano avuto 22 volte più probabilità di sviluppare il cancro orofaringeo, rispetto a coloro a cui non era stata rilevata la presenza del virus HPV-16 nei campioni. Inoltre, i ricercatori hanno trovato per la prima volta che la presenza di altri tipi di HPV orale (beta e gamma-HPV), che di solito sono rilevati nella pelle, era anche associata con lo sviluppo del cancro di testa e collo. Questo sta a indicare un ruolo più ampio dell’HPV nel causare questi tumori rispetto a quanto riconosciuto fino a oggi. Lo studio è stato pubblicato su JAMA Oncology.