Il virus delle mucche legato al cancro al seno
Nelle cellule del cancro al seno sono stati trovati i segni dell’esposizione al virus della leucemia bovina
BERKELEY – I ricercatori della University of California di Berkeley ha scoperto che in molte cellule tumorali del cancro al seno vi erano i segni evidenti di un’esposizione al virus della leucemia bovina, o BLV.
Mucche, virus e cancro al seno
Negli allevamenti intensivi si diffonde facilmente tra le mucche il virus della leucemia bovina. Nonostante questa malattia si trovi in quasi tutte le grandi aziende casearie, soltanto il 5% degli animali pare si ammali gravemente. Ma quello che ha stupito gli autori dello studio è stato trovare che un numero significativo di cellule del cancro al seno di 239 donne presentava i segni di esposizione al virus.
Da animale a uomo
Il virus BLV infetta le cellule di sangue, latte e carne dei bovini e i tessuti mammari, ed è stato ritenuto per lungo tempo non essere in grado di infettare gli esseri umani. Tuttavia, nella precedente ricerca gli scienziati avevano trovato che questo poteva anche essere trasmesso all’uomo. «L’associazione tra le infezioni da BLV e il cancro al seno è stata sorprendente per molti precedenti revisori dello studio, ma è importante notare che i nostri risultati non dimostrano che il virus provoca il cancro – ha specificato in un comunicato stampa la dott.ssa Gertrude Buehring, professore di virologia presso l’Università di California Berkeley – Tuttavia, questo è il primo più importante passo. Abbiamo ancora bisogno di confermare che l’infezione dal virus è avvenuta prima, e non dopo che il tumore al seno si è sviluppato, e se sì, come».
Il confronto
Il confronto tra le cellule cancerose prelevate dalle donne malate con quelle di altre donne senza cancro, ha permesso di individuare che nel 59% di quelle del cancro vi erano i segni dell’esposizione al virus BLV. Questo ha inoltre permesso di stabilire che la presenza del virus aumentava di 3,1 volte il rischio di sviluppare il cancro al seno, rispetto a chi non era stata esposta. «Se venisse dimostrato che BLV è causa di cancro al seno, potrebbe cambiare il modo in cui attualmente avviene il controllo di questo tumore. Potrebbe spostare l’enfasi verso la prevenzione del tumore al seno, piuttosto che cercare di curare o controllarlo dopo che si è già manifestato», conclude Buehring. Lo studio è pubblicato su PLoS ONE.
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