«Ma che sei scemo?». La campagna anti-fumo con Nino Frassica
Il Ministro Lorenzin presenta la nuova campagna contro il fumo e il tabagismo. Testimonial d’eccezione Nino Frassica e il suo divertente spot
ROMA – Al Ministero della Salute ne sono più che certi, «il fumo di tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme e si stima che l’epidemia del tabacco sia una delle più grandi sfide di sanità pubblica della storia». Con queste evidenze parte in questi giorni la Campagna per la dissuasione dal fumo e il tabagismo. Nino Frassica ne è il testimonial in video e spot radio.
Fumo e tabagismo
Il vizio del fumo è ancora troppo diffuso anche in Italia. Secondo i dati presentati dal Ministro Beatrice Lorenzin alla conferenza del 16 settembre a Lungotevere Ripa, «su 52,3 milioni di abitanti con età superiore ai 14 anni, circa 10,3 milioni (19.5%) sono fumatori, di cui 6,2 milioni di uomini (24.5%) e 4,1 milioni di donne (14.8%)», si legge nel comunicato del Ministero della Salute.
Ma che sei scemo?
La Campagna di comunicazione «Ma che sei scemo???» ha come obiettivo la dissuasione dal tabagismo e la prevenzione dei danni da fumo passivo. Si ripropone di sensibilizzare e responsabilizzare chi fuma verso la cura della propria salute, ma anche di quella di chi sta loro accanto. Con particolare attenzione al fumo passivo e a tutela dei più deboli come i bambini.
Ironia
«Di campagne contro il fumo ce ne sono state tante – spiegano al Ministero della Salute – Ma quante hanno fatto riflettere i fumatori con garbata ironia strappandogli anche un sorriso? Ecco un nuovo approccio creativo per spegnere le sigaretta». Senza stigmatizzare i fumatori, ma approcciandosi con un tono sereno, si cerca di far comprendere che fumare è da scemi, perché fa davvero e tanto male alla salute – sia di chi fuma che di chi respira il fumo passivo.
Gli spot
La campagna prevede uno spot video (della durata di 30») e uno spot radiofonico (della durata di 30») per ciascuno dei quali sono stati realizzati quattro soggetti differenti: donne in gravidanza fumatrici attive, fumo passivo sui bambini, giovani e dissuasione dall’iniziazione al fumo (spot radio - spot video), donne fumatrici attive.
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