Pediatri Ospedalieri: l'assistenza neonatale in Italia ha ancora tanta strada da fare
Dopo i recenti tragici fatti di Sicilia e Campania, la Società dei Pediatri Ospedalieri invita il Ministero della Salute a organizzare un tavolo di lavoro condiviso. Con l'obiettivo di ripensare il sistema di assistenza ospedaliera pediatrica, per renderlo più efficiente e scongiurare il ripetersi degli ultimi avvenimenti.
ROMA - «Nel 2015 si muore ancora di meningite e di distress respiratorio in pediatria e neonatologia. I recenti tragici fatti di cronaca avvenuti in Sicilia e in Campania impongono alla politica l'onere di ripensare al sistema dell'emergenza urgenza in pediatria e più in generale alla sanità e all'assistenza pediatrica. Alla magistratura il compito di accertare responsabilità sui singoli casi. In ogni caso, la cronaca di questi giorni, che accende aspre polemiche anche sul piano politico, deve far riflettere sul sistema ospedale-territorio e sulla scelta, per molte ragioni più che motivata, dello spostamento delle risorse dall'ospedale al territorio, soprattutto quando il paziente è un bambino». Cosi' il presidente della Società dei Pediatri Ospedalieri (SIPO), Giorgio Bracaglia, che spiega: «Diversamente dall' assistenza pediatrica di base, quella neonatale, ma soprattutto quella pediatrica pagano un prezzo altissimo ove non esistono realtà assistenziali con strutture di alta Complessità. A tutto ciò si aggiunge anche il blocco del turn over in ospedale, che significa nella pratica sottorganico e medici stressati da turni di lavoro massacranti. Aver stabilito che deve esistere una Unità Operativa pediatrica ogni 400.000 abitanti può andar bene, ma non basta».
SIPO: TANTI I PROVVEDIMENTI URGENTI PER MIGLIORARE LE PRESTAZIONI PEDIATRICHE - Per la SIPO, «è ora più che mai necessario costituire, insieme alle altre Società Scientifiche, un tavolo di lavoro con il Ministero per stabilire quali devono essere compiti e funzioni delle Unità Operative di Pediatria Ospedaliera, quanti medici devono essere in organico, quando deve esserci un Pronto Soccorso pediatrico (si spera sempre) con personale dedicato visto che mediamente il 20% dell' attività di un Pronto Soccorso riguarda bambini al di sotto di 14 anni. E' il tempo, inoltre, di definire i criteri per l' osservazione breve in Pediatria, tanto da poter osservare un bambino per il tempo necessario a renderlo dimissibile».
OCCORRE MIGLIORARE IL SISTEMA - E ancora: secondo i pediatri ospedalieri è necessario «Codificare il trasporto pediatrico presso la TIP e/o i centri di cardio e neurochirurgia e collegare in rete telematica le strutture pediatriche per la ricerca dei posti letto anche in emergenza. Ove esiste un sistema di trasporto neonatale efficiente è possibile ridurre il rischio di morte in ambulanza fin quasi allo zero. Non devono più esistere regioni o macroregioni senza un sistema di trasporto neonatale in cui il trasferimento di un neonato inizi senza sapere dove andrà a finire o non stabilizzato. Quanto avvenuto in Sicilia alla piccola Nicole è inaccettabile». Inoltre, per la SIPO «è necessario che in ogni pediatria ci siano 2 o più posti dedicati alla terapia semintensiva e 2 posti di isolamento pediatrico. Tutto ciò impone il conteggio e la definizione del personale necessario per ottenere buoni output e outcome di salute di elevato livello attraverso un sistema efficace ed efficiente. Soglie al di sotto del quale non si può e non si deve andare».