28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Colmata una lacuna

Melanoma, oggi un paziente su 4 ha meno di 30 anni

Si tratta di stime e per questo nasce il registro italiano per monitorare il tumore della pelle

ROMA - L'età delle persone colpite da melanoma, un tumore della pelle molto aggressivo, si sta abbassando progressivamente. Il 25% dei nuovi casi, infatti, oggi in Italia riguarda giovani al di sotto dei 30 anni: appena dieci anni fa questa percentuale era esigua, intorno al 5%. Si tratta di stime, perché finora è mancato uno strumento in grado di indicare dati epidemiologici certi. Una lacuna che viene colmata grazie alla nascita del registro melanoma, un progetto dell'intergruppo melanoma italiano, realizzato con il sostegno di Bristol-Myers Squibb.

«È la prima banca dati relativa a questa neoplasia in Italia - spiega Carlo Riccardo Rossi, presidente dell'Imi e direttore dell'unità operativa melanoma e sarcomi dell'istituto oncologico veneto di Padova - L'obiettivo è quello di capire come viene curato il melanoma nel nostro Paese, individuando eventuali zone d'ombra e intervenendo perché le strategie diagnostiche e terapeutiche per questo tumore siano uniformi su tutto il territorio». Entro l'estate 2011 il registro funzionerà a pieno regime, con l'adesione prevista di 45 centri sul territorio nazionale.

Il melanoma ogni anno in Italia fa registrare circa 7000 nuove diagnosi e 1500 decessi. L'incidenza di questa neoplasia è cresciuta ad un ritmo superiore a qualsiasi altra (negli ultimi 10 anni infatti si è registrato un incremento di circa il 30%), ad eccezione di quelle maligne del polmone nelle donne. Le cause sono da ricondurre ad abitudini sbagliate nell'esporsi al sole, alle conseguenti scottature, soprattutto durante l'infanzia e all'uso delle lampade abbronzanti, equiparate al fumo sigaretta per rischio cancerogeno.

L'aggressività della malattia impone la necessità di una diagnosi tempestiva. La diagnosi precoce permette, infatti, di evidenziare un melanoma molto sottile, che può essere asportato con un semplice intervento chirurgico. «Se individuato in fase iniziale, questo tumore è guaribile nel 90% dei casi - sottolinea Alessandro Testori, direttore della divisione melanomi e sarcomi muscolo cutanei dell'Ieo di Milano - La situazione diventa più complessa se avanza fino alla fase metastatica. È importante promuovere campagne informative e di sensibilizzazione perché i cittadini comprendano l'importanza di sottoporsi ad esame della cute, indagine che deve essere condotta da esperti».