I commissari hanno sbagliato tutto... ma il boss Ezpeleta li difende
Dall'assurda procedura di partenza alla linea morbida su Marquez, la gara di Termas ha registrato un'incredibile sequela di errori della direzione gara
TERMAS DE RIO HONDO - Marc Marquez non è stato l'unico a sbagliare clamorosamente nel corso del Gran Premio d'Argentina di ieri. I primi, e più gravi, errori sono stati infatti quelli commessi dalla direzione gara, che ha dimostrato un incredibile dilettantismo organizzativo. Si è cominciato con il piede sbagliato fin dalla partenza quando, stracciando il regolamento e inventando su due piedi una norma inedita, i commissari hanno pensato bene di creare quella griglia di partenza insensata con il solo Jack Miller in pole position e tutti gli altri piloti schierati tre file indietro.
Giusto così... o no?
Una procedura sconcertante e ridicola, ma che il patron del Motomondiale Carmelo Ezpeleta, ha difeso, invocando un precedente che aveva portato alla previsione di questa situazione. «La gara di MotoGP si è svolta in una situazione molto difficile per via del meteo - ha sostenuto l'amministratore delegato della Dorna, organizzatrice del campionato - Al momento in cui abbiamo studiato la situazione della griglia, solo Miller aveva montato le gomme da asciutto. Il resto dei piloti avevano il diritto di tornare in corsia dei box e partire da lì, dopo aver cambiato l'assetto della moto per le condizioni da asciutto. È la stessa cosa che accadde alcuni anni fa al Sachsenring, dove tutti partirono dalla pit lane. Ma abbiamo deciso, per ragioni di sicurezza, e con l'accordo della maggioranza dei team, di partire così: ed è stata la decisione giusta».
No comment su Marquez
Quanto alla linea morbida scelta nei confronti di Marc Marquez per i suoi incidenti durante la gara, invece, Ezpeleta preferisce non esprimersi: «Quello che tutti hanno visto in tv è quello che è successo. Da due anni ormai la Dorna non è più coinvolta nella nomina della direzione gara: i commissari vengono scelti dalla Federazione motociclistica internazionale e dalla Irta, l'associazione dei team. Loro hanno preso queste decisioni, che io ovviamente non giudico. Ma nella commissione sicurezza che si terrà a margine del prossimo Gran Premio, ad Austin, discuteremo questa situazione, e di sicuro faremo tesoro di questa esperienza».
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