100 anni di fotografia Leica in mostra al Vittoriano
I grandi maestri, da Burri a Berengo Gardin, fino al 18 febbraio la mostra «I grandi maestri. 100 anni di fotografia Leica»
ROMA - Piccola, piatta, maneggevole: era il 1914 quando Oskar Barnack costruì la prima Leica, la macchina compatta con pellicola da 35 millimetri che rivoluzionò la storia della fotografia. Dal 1925 quell'apparecchio che permetteva scatti veloci e uno sguardo diverso sulla realtà fu immesso sul mercato. A Roma il Complesso del Vittoriano fino al 18 febbraio ospita la mostra «I grandi maestri. 100 anni di fotografia Leica», che, attraverso 400 immagini, evidenzia la rivoluzione sociale generata da quella piccola macchina.
Tra le foto in mostra a Roma le prime immagini degli anni '20 e '30, quelle indimenticabili di Cartier-Bresson, le foto di propaganda durante la guerra e quelle che mostravano le macerie dopo il conflitto, fino al celebre scatto di Eisenstaedt del bacio a Times Square nel 1945.
FOTO ICONICHE - Dopo la guerra il fotogiornalismo ebbe una seconda età dell'oro, fino agli anni Settanta, grazie anche a riviste come Life, Paris Match, Stern.
Nella mostra sulla storia della Leica non mancano foto iconiche come quella del miliziano scattata nel 1936 in Spagna da Robert Capa, quella di James Dean del 1955 di Dennis Stock, o quella di Che Guevara immortalato da Alberto Korda nel 1960 a L'Avana. E si possono ammirare le foto capolavoro di Salgado nelle miniere d'oro del Brasile e quelle italiane di Gianni Berengo Gardin.
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