Dramma sanità pubblica, il 26% degli italiani rinuncia alle cure e si rivolge ai privati
Dopo anni di tagli il Sistema Sanitario Italiano si contrae e va in deflazione. Il servizio pubblico non riesce a mettere in atto una reale operazione di efficientamento, e ad un'offerta di servizi inadeguata fa da contraltare una crescita dei costi per gli utenti
ROMA - Dopo anni di tagli il Sistema Sanitario Italiano si contrae e va in deflazione. Il servizio pubblico non riesce a mettere in atto una reale operazione di efficientamento, e ad un'offerta di servizi inadeguata fa da contraltare una crescita dei costi per gli utenti, una percezione di logoramento del sistema che, nel 2016, ha portato circa il 26% degli italiani a rinunciare alle cure. E' quanto emerge dal 14esimo Rapporto annuale "Ospedali e Salute 2016" presentato da Gabriele Pelissero, presidente nazionale AIOP, l'associazione Italiana Ospedalità Privata.
Si rimanda o si rinuncia
L'indagine evidenza come questa situazione abbia spinto i pazienti a cercare soluzioni alternative presso le strutture private, accreditate e non; a ricorrere a strutture ospedaliere presenti in altre regioni rispetto a quella di residenza; addirittura a rimandare o a rinunciare alle cure: Il 16,2% delle famiglie italiane ha infatti rimandato una o più prestazioni nel 2016 (tra 4 e 8 milioni le persone coinvolte) e il 10,9% delle famiglie ha invece rinunciato a curarsi, (2,7-5,4 milioni le persone interessate). Dati che alimentano le le preoccupazioni sul possibile peggioramento nel medio periodo dello stato di salute della popolazione, comportando delle ripercussioni negative non solo sul benessere dei cittadini, ma anche sui costi.
Leggi per una sanità più snella ed efficiente
Tuttavia, spiega Pelissero, "una certa inversione di tendenza c'è stata dallo scorso anno con un leggero incremento della spesa sanitaria. Tutto questo ovviamente non basta, occorrono dei provvedimenti legislativi, e noi ne chiediamo a governo e parlamento, per rendere la sanità più efficiente e snella, utilizzare metodi di governo del sistema che lo rendano più efficiente e funzionale. Noi abbiamo delle proposte in questo senso e siamo in grado di offrire rapidamente prestazioni aggiuntive che servono ai cittadini a costi più bassi".