28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Lotta al terrorismo

Arrestato terrorista dell'Isis a Milano

L'uomo, un 30enne di origine marocchina residente nel capoluogo lombardo, è accusato di mantenere costanti contatti con alcuni mujaheddin nel cosiddetto Stato Islamico in Siria

MILANO - "Lui si era reso disponibile a colpire un obbiettivo in Italia. Ovviamente ha chiesto a queste persone di fornirgli un sostegno nella misura di persone che lo potessero aiutare, e armi. Siamo arrivati a lui grazie ad una notizia confidenziale arrivata nel settembre scorso che lo indivava come in contatto con soggetti radicalizzti e facenti parte di un gruppo stanziato in Germania".

30enne di origini marocchine
Così il dirigente della Digos della Questura di Milano ha spiegato l'arresto di un 30enne di origine marocchina residente nel capoluogo lombardo, accusato di mantenere costanti contatti con alcuni mujaheddin nel cosiddetto Stato Islamico in Siria. Il presunto jihadista, che vive in Italia da quando aveva 12 anni e lavora come assistente cuoco nei centri commerciali, è stato fermato nel piccolo appartamento nel popolare quartiere San Siro dove vive. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura meneghina, sarebbe entrato in contatto con gli uomini dell'Isis durante un lungo soggiorno in Germania prima che questi andassero a combattere in Siria e avrebbe mantenuto i contatti con loro anche una volta rientrato in Italia nel 2014. Il questore di Milano, Antonio De Iesu, ha voluto precisare che l'uomo "aveva dato la sua disponibilità a compiere attentati ma non ci sono riscontri su una sua reale e imminente capacità di farlo». "Nel suo appartamento - ha concluso Ciccimarra - abbiamo trovato diversa documentazione, soprattutto relativa alle rimesse di denaro che lui faceva su richiesta dei soggetti in Siria a favore di aspiranti foreign fighters: in totale ha inviato quasi seimila euro. C'è diversa documentazione soprattutto telefoni da analizzare sui quali stiamo lavorando".