Carige chiede garanzia pubblica per 2 miliardi di obbligazioni
La Banca «si riserva la facoltà di richiedere l'attivazione della ulteriore garanzia di 1 miliardo di euro, nell'ambito del massimale previsto dal decreto»
GENOVA - Banca Carige ha richiesto al ministero dell'Economia la garanzia pubblica per obbligazioni pari a 2 miliardi di euro. Lo annuncia la stessa banca in una nota. «Banca Carige comunica che, in seguito al positivo esito della valutazione della concessione della garanzia pubblica fino a massimi 3 miliardi di euro su obbligazioni di nuova emissione prevista dal decreto legge 1/2019, ha richiesto al ministero dell'Economia e delle finanze il rilascio di suddetta garanzia per due emissioni obbligazionarie per un importo complessivo di 2 miliardi di euro con durata rispettivamente di 12 e 18 mesi. Tali emissioni saranno effettuate una volta completati gli adempimenti tecnici». La Banca «si riserva la facoltà di richiedere l'attivazione della ulteriore garanzia di 1 miliardo di euro, nell'ambito del massimale previsto dal decreto».
Buffagni: «Non credo ci sia un interesse di Unicredit»
«Non credo abbiamo interesse a fare operazione del genere». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni intervistato a Sky tg24 rispondendo a una domanda su banca Carige e sulle voci di un eventuale interesse di Unicredit. Parlando del decreto Buffagni ha spiegato che «quello che abbiamo fatto è stato di mettere in sicurezza il sistema, di intervenire per evitare disastri e per salvare i risparmiatori». Quanto alla nazionalizzazione Buffagni ha aggiunto: «Credo che lo stato abbia altre prerogative e non deve andare a fare il banchiere, dopo di che noi fatto quello che chi ci ha preceduto non ha fatto, Renzi con il Pd» che secondo il sottosegretario avrebbe ha perso tempo prima di intervenire per porre riparo agli errori di chi lo aveva preceduto.
Gros-Pietro: «Contagio? Si può intervenire, ho fiducia»
«Nessun timore di un pericoloso effetto contagio al sistema bancario italiano dalla vicenda di Carige». È la posizione del presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro. «Il governo - ha detto Gros-Pietro a margine di un convegno su Guido Carli - ha ben presente il problema. È stata data la possibilità di intervenire, sono fiducioso».