29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
La crisi

Carige: azione di responsabilità contro Berneschi e Menconi per 138 milioni

Per le malversazioni che un processo penale ha già sanzionato in primo e secondo grado (8 anni e 7 mesi a Berneschi, 8 anni e 6 mesi a Menconi)

L'ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi
L'ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi Foto: ANSA

GENOVA - Carige ha intentato un'azione di responsabilità per danni di immagine e patrimoniale per la cifra di 138 milioni all'ex presidente dell'istituto Giovanni Berneschi e all'ex presidente del comparto assicurativo Ferdinando Menconi per le malversazioni che un processo penale ha già sanzionato (8 anni e 7 mesi a Berneschi, 8 anni e 6 mesi a Menconi.

Compravendite immobiliari truffa

Si tratta in primis delle compravendite immobiliari truffa gestite dall'allora comparto assicurativo le cui plusvalenze sono state riciclate in Svizzera. Sotto la gestione Berneschi la banca entrò tra le cinque più importanti in Italia, ma la appesantì di crediti irrecuperabili. I 138 milioni rappresentano sulla carta un valore quasi doppio in rapporto all'attuale capitalizzazione.

Forza Italia: nazionalizzazione provocazione

«La nazionalizzazione di Banca Carige annunciata ieri da Matteo Salvini e Luigi Di Maio (con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti perplesso), non è né necessaria, né auspicabile ed è solo l'ennesima provocazione di questo Governo di dilettanti allo sbaraglio che rischia, tra le altre cose, di aprire un altro fronte di scontro con l'Unione Europea, nell'esatto momento in cui questa sta sorvegliando attentamente l'andamento dei conti pubblici italiani». Lo afferma Renato Brunetta di Fi. «Non si capisce bene per quale motivo, infatti, i principali esponenti del Governo abbiano espresso la volontà di statalizzare la banca, improvvisandosi banchieri senza averne né le capacità né la conoscenza della normativa europea sui salvataggi bancari (direttiva BRRD)», conclude Brunetta.