24 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Governo

Berlusconi: "Siamo all'anticamera della dittatura. Ma il governo cadrà presto"

Intervenendo al congresso nazionale dei giovani di Forza Italia a Roma, all'indomani degli attacchi del M5s dopo l'assoluzione di Virginia Raggi

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi Foto: ANSA

ROMA - "Se si continua così, siamo davvero all'anticamera di una dittatura». Intervenendo al congresso nazionale dei giovani di Forza Italia a Roma, all'indomani degli attacchi di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista alla stampa dopo l'assoluzione di Virginia Raggi, Silvio Berlusconi si dice preoccupato e lancia sua profezia funesta: «Sono convinto che questo governo non potrà durare cinque anni». "La Lega - spiega il Cavaliere - si accorgerà presto di non poter tradire il programma del centrodestra presentato ai nostri elettori». Quando questo avverrà, ci saranno solo due possibilità sul tavolo: "La prima: un mandato al centrodestra che trovi i voti necessari in Parlamento per formare una maggioranza. Altrimenti si dovrà andare a nuove elezioni».

Democrazia illiberale
"Tutte le dichiarazioni dei Cinque Stelle mettono molta preoccupazione - spiega il leader di Forza Italia - siamo in una democrazia illiberale. Sono davvero preoccupato, siamo nella stessa situazione del 1994, ma almeno l'allora Pci aveva esperienza di amministrazione pubblica». Secondo il Cavaliere, "i grillini aggiungono al loro vetero comunismo anche una smodata invidia sociale e una assoluta ignoranza e non conoscenza dell'amministrazione pubblica».

Il pericolo di uno Stato etico
Fa strano sentire proprio l'ex Cav parlare di dittatura, anche mediatica, ma tant'è. «A nessuno verrebbe in mente di consegnare un'azienda anche piccola a chi non la conoscesse, eppure è accaduto in Italia ed è così oggi», ribadisce il Cavaliere preoccupato per le misure annunciate, che "vanno a toccare le libertà dei cittadini». Una su tutte: la ferma volontà di creare uno "stato etico che sceglie al posto dei cittadini cosa è bene e cosa è male e ai cittadini lo impone».