18 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Centrodestra

Sgarbi litiga con Berlusconi e passa con la Meloni

Non ha digerito il forfait dell'ex Cav al suo invito a Sutri, Comune di cui è sindaco. Così il critico d'arte ha lasciato Forza Italia per un nuovo progetto politico

Vittorio Sgarbi durante la dichiarazione di voto sulla fiducia al Governo Conte alla Camera dei Deputati
Vittorio Sgarbi durante la dichiarazione di voto sulla fiducia al Governo Conte alla Camera dei Deputati Foto: Riccardo Antimiani ANSA

ROMA – Vittorio Sgarbi lascia Forza Italia. Non ha proprio digerito quello che i giornali hanno già ribattezzato lo schiaffo di Sutri: la buca data da Silvio Berlusconi all'invito nel Comune del viterbese di cui il critico d'arte è sindaco. «Berlusconi, non andando a Sutri, a causa della congiura del suo piccolo partito, ha mancato di intitolare un giardino alla madre Rosa Berlusconi, che era la sorpresa che Sgarbi gli aveva preparato, dopo avere avuto da lui stesso la conferma della visita – spiega una nota dell'ufficio stampa del deputato – Contestualmente Sgarbi, senza nessuna polemica con Berlusconi, secondo la Gelmini debole e malato, ha deciso di uscire dal gruppo infido di Forza Italia».

Il dispiacere di Forza Italia
Una decisione che è stata accolta con comprensibile rammarico da parte del partito azzurro: «Dispiace apprendere dalle agenzie la notizia relativa alla volontà di Vittorio Sgarbi di lasciare il gruppo di Forza Italia della Camera dei deputati. Ci auguriamo, naturalmente, che Vittorio, collega stimato e di grande qualità, possa avere un ripensamento in merito a questa sua decisione – afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati – Del resto, il presidente Berlusconi non potrà essere oggi a Sutri solo per un'urgente riunione di partito, che si svolgerà a Roma, sulla prossima legge di bilancio. Una manovra costruita male dal governo gialloverde e che Forza Italia, con la sua azione parlamentare e con le sue proposte, vuole massicciamente cambiare. Ci auguriamo, anzi, che Sgarbi partecipi attivamente a questa fase istruttoria per gettare le basi della nostra azione politica sulla finanziaria».

Abbraccio a Giorgia Meloni
Sgarbi, però, a fare marcia indietro non ci pensa nemmeno. Anzi, già pensa al suo futuro, che non dovrebbe essere targato Lega: «Non è mia la tazza di tè, anche se ho buoni rapporti con Salvini. Con Giorgia Meloni invece abbiamo un discorso aperto da tempo, io vorrei allargare Fratelli d'Italia, farne una cosa nuova», ha rivelato oggi su La Stampa. Potrebbe dunque essere proprio il noto critico d'arte l'alleato della Meloni nel suo tentativo, già annunciato, di formare un nuovo partito sovranista italiano.